LA SITUAZIONE GIAPPONESE E USDJPY
UsdJpy torna a ridosso dei 158, un ritorno indietro nel tempo la BoJ che aveva di fatto comprato Yen tra fine aprile e inizio maggio al fine di contenere il deprezzamento della valuta domestica. La situazione é peggiorata invece di migliorare in quanto, non solo vediamo di nuovo il cambio a ridosso dell'ultimo livello di intervento del 1 maggio, bensí abbiamo anche i titoli di Stato a 10 anni che superano 1% di rendimento e si portano a 1,095%. Questa situazione dovrebbe chiamare in cattedra la Bank of Japan che dovrebbe intervenire in modo tempestivo per evitare ulteriori tensioni sul mercato obbligazionario, mercato al centro della gestione della politica monetaria giapponese per via della politica YCC (Yield Curve Control - Controllo della Curva dei Rendimenti). Questa situazione non é sostenibile nel lungo periodo, pertanto, onde evitare un intervento diretto sui tassi, deleterio al momento per la BoJ, si potrebbe ipotizzare un intervento diretto sull'obbligazionario il quale avrebbe ripercussioni dirette sul tasso di cambio. Attenzione a UsdJpy nella zona 157,70-158
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MERCATI USA IN RIPRESA MA NEGATIVI
Mercati in linea di massima negativi ma in ripresa dai minimi visti poco prima dell'apertura del cash Usa. Protagonista, come al solito, Nasdaq che con Nvidia ha visto parecchio movimento soprattutto nella fase finale del pre-apertura e dell'apertura del cash Usa. Prima la ricerca dei minimi di giornata, poi Nvidia che crolla in open di un -2,5% per poi riprendersi poderosamente e tornare in positivo, movimento che ha trascinato il Nasdaq verso quotazioni sicuramente lontane dai minimi. Il Nasdaq si porta quindi dal -1% al -0,4% recuperando quindi oltre mezzo punto percentuale, movimento in parte replicato da S&P500. Dow Jones é quello piú negativo insieme al Russell 2000, indici che non hanno al loro interno il trascinatore Nvidia che a quanto pare tira le redini dell'andamento dei mercati Usa. La dinamica di breve torna quindi rialzista per Nasdaq e S&P500 ma rimane tendenzialmente ribassista per Dow e Russell, indici che presentano una dinamica dei prezzi su base mensile particolarmente negativa dai massimi. Attenzione quindi a quanto puó succedere su Nvidia nei prossimi giorni fino al suo stock-split previsto per il 7 giugno (effettivo il 10 giugno)
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