I DATI USA NON MUOVONO I MERCATI
Il dato piú atteso era quello relativo al Pil Usa, ripetiamo uscito al +3,4% al di sopra delle stime che vedevano un +3,2%. Il dato é stato quindi positivo Uscito anche il PCE Core trimestrale al 2%, al di sotto delle aspettative che prevedevano un +2,1%, un dato che dovrá essere confermato nella giornata di domani con l'uscita del PCE Headline a mercati chiusi. Male le richieste continue di sussidi di disoccupazione, peggio del dato precedente e peggio delle aspettative, 1,819 milioni di richieste contro 1,808 milioni di rischieste previste. Buone invece le richieste iniziali a 210.000 unitá contro le aspettative che vedevano 215.000 richieste, dati che risultano variegati per quanto riguarda le richieste di sussidi di disoccupazione e che pongono l'accento sugli interrogativi sul mercato del lavoro Usa. Questi dati non hanno mosso i mercati con il Forex sostanzialmente fermo e i mercati azionari fermi sui livelli giá testati in mattinata. Si attendono i dati sui PMI di Chicago alle 14:45 mentre alle 15:00 usciranno i dati relativi alle aspettative dei consumatori e sull'inflazione dell'Universitá del Michigan. Attendiamo quindi che arrivino spunti da questi dati per vedere movimenti interessanti.
RUSSELL SUI MASSIMI SETTIMANALI
Unica eccezione tecnica arriva dal Russell2000 che rompe al rialzo l'area test dei massimi, area che risulta essere un'area di vendite su base settimanale e che in questo momento l'indice non sembra minimamente sentire. Il raggiungimento di questi livelli prima dell'apertura del cash Usa, con gli altri indici in sostanziale laterale, potrebbe aprire una finestra di ritracciamento ragionevole per via delle forti pressioni in ipercomprato sugli andamenti dell'azionario globale. Il Nikkei rimane ancora fortemente negativo, ma questa negativitá sembra non aver minimamente intaccato l'andamento dei mercati azionari globali.
RUSSELL 2000 rompe il limite superiore dell'area test settimanale - Fonte: XStation
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