AUMENTANO LE OSCILLAZIONI
Di fatto la giornata di ieri, a parte la storicitá del crollo del Nikkei, ha segnato probabilmente l'inizio della fase di volatilitá che potrebbe durare per lungo tempo per i mercati azionari. Non basta il forte ribasso del Vix, che di fatto torna indietro dai livelli massimi visti ieri, a far smettere le ondate di vendite, bensí la sua permanenza al di sopra dei livelli minimi visti quest'anno sará cruciale nel vedere l'alternanza di forti fasi rialziste e ribassiste. Ogni ritracciamento non necessariamente sará soggetto ad un rimbalzo e non potrebbe essere quindi visto come un'occasione per rivedere un rialzo di lungo periodo, mentre per i rialzi potrebbe essere un'occasione per vedere un'ipotetico proseguimento del ribasso. Questa preferenza per i movimenti ribassisti é dovuta alla volatilitá stessa, caratteristica peculiare di ogni fase ribassista che si rispetti e il forte rialzo della stessa visto ieri potrebbe segnare l'inizio di una forte fase di ribasso che potrebbe durare nel corso dei prossimi mesi.
MERCATI DIFFICILI. RITORNA L'OBBLIGAZIONARIO?
Aumenta la volatilitá, si amplificano i movimenti e fare trading non é piú come qualche mese fa. Queste condizioni mutate di mercato comportano automaticamente ad un aggiustamento del rischio complessivo del proprio portafoglio investimenti o della propria operativitá di trading. Questo comporta a difficoltá sull'azionario, pertanto potrebbe risultare interessante valutare l'obbligazionario per il futuro in quanto i tagli dei tassi potrebbero favorire una diminuzione dei rendimenti e un aumento del prezzo delle obbligazioni stesse.
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