Un indice può essere composto basandosi sulle azioni più importante su un dato mercato o su un particolare settore.
Siccome un indice è composto da un portafoglio di azioni, il suo valore sale quando aumenta il valore aggregato delle azioni sottostanti. Allo stesso tempo l’indice perde valore quando il valore aggregato delle azioni sottostanti cala.
Esempi di tali indici sono:
- US500, un indice basato sul future S&P 500, costituito dalle 500 maggiori aziende americane, con le azioni quotate alla Borsa di New York e al NASDAQ.
- DE30, un indice basato sul future tedesco che include le 40 maggiori aziende tedesche, quotate alla Borsa di Francoforte.
- UK100, un indice basato sul future FTSE, costituito dalle 100 maggiori aziende britanniche con la maggior capitalizzazione di mercato quotate alla Borsa di Londra.
L’analisi degli indici è importante per gli investitori globali perché è un’indicazione dello stato dell’economia di un Paese; pertanto se l’economia va bene c’è un maggior potenziale per gli indici di guadagnare forza mentre se invece un’economia è in declino, allora l’indice può potenzialmente perdere forza per l’incremento dell’avversione al rischio. In presenza di avversione al rischio, gli investitori cercheranno di mettere i propri profitti in strumenti finanziari più sicuri.
Cosa fare in caso di recessione?
Ciò significa che se c’è la recessione gli indici andrebbero tralasciati? No, perché con i CFD hai la possibilità di andare lungo e di andare corto.
Ciò significa che quando gli indici guadagnano in valore , puoi comprare un certo indice, ma quando l’economia è in difficiltà puoi far profitti vendendo l’indice indice.
Che cosa influenza gli indici globali?
- Eventi economici relative al mercato del lavoro ed alle decisioni sui tassi d'interesse
- Eventi politici come le elezioni presidenziali o discorsi.
- Eventi psicologici come panico e ottimismo.
Esempio di un ordine sugli indici
Guardiamo un esempio di ordine sull’indice US100, ma per fare le cose più facile daremo prima un’occhiata alla calcolatrice incorporate sulla piattaforma xStation.
Aprendo una transazione su qualsiasi mercato, la prima cosa da fare è scegliere il volume della transazione. Il volume influenzerà il margine ed il valore del pip. Scelto il volume, la calcolatrice del trader farà tutti I calcoli automaticamente.
In questo esempio, abbiamo scelto un volume di 0.5 lotti. Ciò vuol dire che avrai bisogno di un margine di 275.5 GBP per poter aprire questa transazione. Ricorda che il margine non è un costo e che una volt ache la transazione è chiusa questo ammontare ritorna nel saldo.
Inoltre la calcolatrice del trader indica che il valore di un pip è 7.67 GBP. Ciò significa che, se il mercato si muove di 10 points o pip a tuo favore, avrai un profitto di 76.7 GBP. Se invece il mercato si muove a tuo sfavore dello stesso numero di pip, rischi allora una perdita di 76.7 GBP.
Una delle maggiori finzioni della calcolatrice del trader è quella di aiutarti nella gestione del rischio della tua transazione, con l’impostazione dello stop loss e del take profit.
Nell’esempio qui mostrato abbiamo impostato lo stop loss su una perdita massima di 100 GBP ed il take profit a 300 GBP. Ciò vuol dire che se il mercato non si muove a nostro favore, rischiamo 100 GBP, ma se il mercato raggiunge il nostro livello di take profit level miriamo ad un profitto di 300 GBP.
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