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- Wall Street apre in ribasso
- Gli asset rifugio beneficiano
- Morgan Stanley in calo dopo i risultati
La sessione di oggi è iniziata con ribassi sia per US100 che per US500, che stanno perdendo lo 0,70-0,80%. Le azioni statunitensi sono scese mentre gli investitori valutavano le crescenti tensioni in Medio Oriente insieme all’aumento dei prezzi del petrolio.
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileSul mercato osserviamo una fuga di capitali verso asset sicuri. Oggi l’oro sta guadagnando fortemente e anche il dollaro è in rialzo, anche se in misura minore. I rendimenti delle obbligazioni a 10 anni sono in aumento, attualmente attorno ai massimi storici del 4,86%. I mercati temono l’escalation del conflitto e il suo impatto sul mercato globale, compreso quello petrolifero. Il ministro degli Esteri iraniano chiede oggi un embargo petrolifero contro Israele. Sono state mosse accuse anche contro gli Stati Uniti che, agli occhi dei paesi arabi, sono altrettanto responsabili dell'escalation del conflitto quanto Israele. Oggi l'emozione è davvero tesa dopo che un ospedale di Gaza è stato bombardato, provocando la morte di numerosi palestinesi. Le prime accuse sono state subito rivolte a Israele, ma finora non sappiamo esattamente chi sia il responsabile dell'attentato. In questo momento anche il presidente americano Joe Biden è in visita in Israele. Per quanto ne sappiamo, Biden ha espresso pubblicamente sostegno a Israele.
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Osservando i principali indici di Wall Street si nota il nervosismo tra gli investitori. I notevoli rialzi dell’oro ne sono la prova. Nel frattempo, l'indice US500 è nuovamente sceso al di sotto della zona di 4400 punti ed è attualmente scambiato a 4378. Se i ribassi sono prolungati e non riescono a superare questa linea di resistenza, il range successivo in caso di movimento al ribasso sarà il livello di 4300 punti. Altrimenti, il livello 4500 sarà il primo da tenere d'occhio in caso di annullamento dei ribassi e di spostamento verso l'alto. Fonte: xStation 5
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Notizie dalle aziende:
Morgan Stanley (MS.US) scende di oltre il 5,0% dopo che la società ha riportato gli utili del terzo trimestre. Nonostante siano parzialmente migliori del previsto, soprattutto per quanto riguarda i ricavi da negoziazione, le prospettive generali del settore bancario rimangono deboli. La banca ha registrato un utile per azione di 1,38 dollari, rispetto agli 1,30 stimati, e un fatturato di 13,27 miliardi di dollari, quasi in linea con i 13,23 miliardi di dollari attesi. Tuttavia, il profitto è diminuito del 9% a 2,41 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente. Nonostante i trader obbligazionari della banca abbiano generato entrate per 1,95 miliardi di dollari e i trader azionari abbiano prodotto 2,51 miliardi di dollari, entrambi superiori alle stime, la divisione di gestione patrimoniale è rimasta inferiore di oltre 200 milioni di dollari, riportando entrate per 6,4 miliardi di dollari. Anche l'investment banking ha mancato l'obiettivo, con ricavi pari a 938 milioni di dollari, a causa del calo delle fusioni e delle quotazioni IPO. Il CEO James Gorman ha menzionato il contesto difficile e ha sottolineato l'attrazione dei fondi del mercato monetario e dei titoli del Tesoro a causa dell'aumento dei tassi di interesse.
Fonte: xStation 5
Procter & Gamble (PG.US) ha riportato utili e ricavi trimestrali che hanno superato le aspettative degli analisti, con azioni in rialzo di oltre il 3%. La società ha registrato un utile per azione di 1,83 dollari, rispetto ai 1,72 dollari previsti, e un fatturato di 21,87 miliardi di dollari, contro i 21,58 miliardi di dollari previsti. Nonostante ciò, il volume di P&G è diminuito per il sesto trimestre consecutivo, con una contrazione dell'1%. Questo calo è attribuito ai costanti aumenti dei prezzi dei prodotti da parte dell'azienda negli ultimi due anni, che hanno portato alcuni consumatori a optare per alternative più economiche. Il CEO Jon Moeller ha espresso soddisfazione per i prezzi attuali, mentre il CFO Andre Schulten ha notato una minima reazione da parte dei rivenditori. La divisione sanitaria di P&G è stata l'unica a segnalare una crescita dei volumi, trainata dalla domanda di prodotti respiratori.
Fonte: xStation 5
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