La Russia, il più grande fornitore mondiale di uranio arricchito, ha annunciato oggi di aver imposto restrizioni temporanee all'esportazione di uranio arricchito verso gli Stati Uniti. La Russia detiene il 44% della capacità di arricchimento dell'uranio mondiale e il 35% delle importazioni di combustibile nucleare negli Stati Uniti provenivano dalla Russia, secondo i dati nazionali. Dopo questa notizia, la principale compagnia statunitense di arricchimento dell'uranio, Centrus Energy (LEU.US), perde il 5,5%, mentre la più grande compagnia mineraria statunitense di uranio, Uranium Energy Corp (UEC.US), guadagna l'8%, in attesa di trarre profitto dall'aumento dei prezzi spot dell'uranio, sostenuti dalle restrizioni commerciali tra Stati Uniti e Russia.