Trimestrale Amazon e Tasso di Disoccupazione

08:21 7 febbraio 2025

Giornata decisiva

Mercati azionari europei assolutamente in bull run al limite dell'euforia, mercati americani che fanno i conti con le trimestrali delle big tech e rimangono con una forte impostazione rialzista mentre il Nikkei rimane ancora sui minimi. Ieri sera la trimestrale di Amazon, ottima ma non convince il mercato che butta giu il titolo e lo porta a cedere circa il -3% a 230$ circa. Oggi l'uscita del tasso di disoccupazione Usa e i Nfp che saranno oggetto delle revisioni da parte del Bls per il tramite di alcuni cambiamenti nella rilevazione dei dati dell'Household Survey e dell'Establishment Survey. Questa giornata potrebbe essere decisiva per quanto riguarda l'andamento del mercato azionario qualora dovessero uscire dei dati pessimi. 

TRIMESTRALE AMAZON NON CONVINCE IL MERCATO

Movimenti erratici da parte del mercato in relazione alle trimestrali uscite di recente e da questo non si salva Amazon che presenta una buona trimestrale ma che di fatto non convince il mercato. Ricavi oltre le attese a 187,79 miliardi contro i 187,31 miliardi, molto buono l'utile per azione che sale di parecchio rispetto le aspettative e si porta a 1,86 dollari contro 1,50 dollari delle aspettative, parliamo di un utile al di sopra del 20% rispetto le stime. Delude la guidance per il primo trimestre dove Amazon prevede ricavi tra i 151 e i 155 miliardi di dollari contro i 158 miliardi delle attese, questo l'unico neo della trimestrale di Amazon e che di fatto é stato il catalizzatore per giustificare il ribasso avvenuto in afterhours dove il titolo ritorna verso i 230 dollari per azione con un calo di circa il -3%. Stiamo assistendo ad un distacco tra reazione immediata dei mercati ed esito delle trimestrali che di fatto sono buone, ad eccezione di Tesla, eppure sembra che i ricavi oltre le stime cosí come gli utili per azione non bastino piú per far partire i rialzi che abbiamo visto negli scorsi mesi. 

TASSO DI DISOCCUPAZIONE E NFP

A proposito di tasso di disoccuopazione e nonfarm payrolls, ieri abbiamo visto l'uscita del report Challenger e le richieste continue di sussidi di disoccupazione. Nel report Challenger abbiamo visto come ci sia stato un aumento dei tagli di posti di lavoro, al momento non preoccupante, ma allo stesso tempo le parole di Andrew Challenger, Vice-President della societá che ha affermato che la quiete di gennaio precede un febbraio che non offre buone premesse per il mercato del lavoro. A rafforzare la teso secondo cui il mercato del lavoro non sia cosí solido, é il dato sulle richieste continue di sussidi di disoccupazione che aumentano ancora al di sopra delle aspettative e si riportano a ridosso dei massimi visti negli ultimi mesi. Era previsto un dato intorno alle 1870k unitá, abbiamo invece assistito ad un aumento fino 1886k dai precedenti 1850k, siamo ancora sui massimi. Il trend delle richieste di sussidi é ancora in aumento, i Jolts usciti in settimana vedono una diminuzione di posti di lavoro vacanti e un aumento dei rapporti di lavoro cessati, Challenger afferma che le premesse per il mese di febbraio non sono buone, in sostanza la situazione del mercato del lavoro sta scricchiolando. Oggi il tasso di disoccupazione e i nonfarm payrolls saranno oggetto di revisioni pesanti, soprattutto i dati nonfarm destagionalizzati che saranno rivisti a partire da aprile 2020, mentre il tasso di disoccupazione é soggetto ad una revisione per quanto riguarda il censimento della popolazione. Cambia quindi l'elaborazione dei dati del Bls, pertanto potrebbero cambiare drasticamente i risultati, almeno questa é una possibilitá. 

BOE TAGLIA I TASSI 

La BoE taglia i tassi dello 0,25%, il minimo sforzo per gli Uk che si ritrovano con un'economia alquanto instabile. Secondo il report, 2 membri avrebbero votato per un taglio dello 0,5% giustificato dalle condizioni economiche interne di domanda e offerta che potrebbero influire direttamente sull'inflazione in modo negativo, nessuno pero parla del tasso di disoccupazione come catalizzatore cosí come per l'economia Usa. Non si menziona alcun problema sul mercato del lavoro che risulterebbe solido e stabile, condizione che non ritroviamo sui grafici del tasso di disoccupazione che risulta invece in un trend rialzista con alti e bassi mai visti nella storia degli Uk. Attenzione quindi ai prossimi dati sull'inflazione e sulla disoccupazione in Uk in quanto non vediamo una condizione ottimale che consenta di mentenere i tassi alti al 4,5% ancora per molto tempo. Qualora dovessimo assistere ad un peggioramento di questi dati, allora potremmo vedere una BoE aggressiva sui tassi con conseguente avvio di un ciclo di tagli importante. 

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Scritto da

David Pascucci

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