L'oro è tornato sopra $2.000 e il petrolio WTI scende di oltre il 4% prima di una decisione chiave del FOMC❗
- Il mercato sconta quasi completamente un aumento del tasso di 25 punti base e una pausa successiva
- Gli swap ipotizzano fino a 2-4 riduzioni dei tassi entro la fine di quest'anno
- La Fed dovrebbe rimanere attenta all'inflazione, ma anche evidenziare rischi e problemi di recessione nel settore bancario
Un aumento del tasso di 25 punti base alla riunione del FOMC di mercoledì alle 20:00 sembra un affare fatto. Un aumento del tasso di 50 punti base sembra improbabile poiché l'inflazione ha recentemente rallentato. Tuttavia, vi sono alcuni segnali che suggeriscono che le pressioni inflazionistiche potrebbero riemergere verso la fine dell'anno. Se questi segnali dovessero continuare a crescere, la Fed potrebbe sottolineare che i tagli dei tassi quest'anno sembrano improbabili.
Sarà l'aumento dei tassi finale del ciclo?
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileQuesto è lo scenario più probabile: la Fed effettuerà l'ultimo rialzo dei tassi di 25 punti base nel ciclo in corso e allerterà sui problemi nel settore bancario, che cambieranno ulteriormente le condizioni del credito negli Stati Uniti. Inoltre, la banca centrale statunitense potrebbe sottolineare che il mercato del lavoro è leggermente rallentato mentre l'attività economica si deteriora. Allo stesso tempo, la Fed probabilmente evidenzierebbe che l'inflazione rimane troppo alta e per ridurla sarà necessario un periodo più lungo di tassi di interesse elevati. Tali commenti potrebbero far diminuire le probabilità di mercato per i tagli dei tassi entro la fine dell'anno.
Il mercato prevede un aumento dei tassi di 25 punti base da parte della Fed a maggio, seguito da tagli dei tassi di 50-100 punti base verso la fine dell'anno. Fonte: Bloomberg
Nel 2006, quando la Fed ha effettuato l'ultimo rialzo dei tassi in quel ciclo, la formulazione della dichiarazione è passata da "necessità di un ulteriore aumento" a "la portata e la tempistica delle politiche dipenderanno dalle prospettive economiche e dai dati in arrivo". Tale cambiamento è ciò che dovremmo aspettarci dalla dichiarazione della Fed di questa settimana, con il presidente della Fed Powell che ha rafforzato ulteriormente questo messaggio durante la conferenza stampa post-riunione. Un tale cambiamento nella narrativa della Fed probabilmente indebolirebbe il dollaro USA, ma il suo impatto su Wall Street potrebbe essere misto e dipenderà dalle opinioni della Fed sull'economia. Se la Fed dovesse sottolineare che il rischio di recessione rimane reale, ulteriori guadagni a Wall Street potrebbero essere messi in discussione.
Una serie di fattori suggerisce che si profila una recessione negli Stati Uniti. Va notato che l'appiattimento della curva dei rendimenti a 2 anni e 10 anni in situazioni precedenti lasciava intendere che la recessione sta per iniziare tra 12-24 mesi. Fonte: Bloomberg
C'è il rischio di una nuova accelerazione dell'inflazione?
Gli ultimi dati sull'inflazione PCE hanno mostrato che le pressioni sui prezzi sono ai massimi storici. L'inflazione PCE core sta diminuendo leggermente più lentamente del consenso analitico previsto. La tendenza complessiva rispetto alle letture CPI è al ribasso, ma tuttavia il tasso di calo dell'inflazione è ancora incerto. La pubblicazione di ieri dell'indice ISM per il settore manifatturiero ha fatto poca differenza per il mercato. L'indice è salito da 46,3 a 47,1 grazie a ordini, produzione e occupazione leggermente più forti. Allo stesso tempo, anche l'indice dei prezzi è salito ed è tornato sopra la soglia dei 50 punti. Questo è un altro promemoria del fatto che la disinflazione può sembrare facile ora, grazie agli enormi effetti base, ma potrebbe essere più difficile in futuro e costringere la Fed a mantenere alti i tassi di interesse più a lungo.
La misura dell'inflazione preferita dalla Fed, l'inflazione PCE, mostra che le pressioni inflazionistiche, nonostante la tendenza al ribasso, rimangono sempre forti. Vale la pena notare che i prezzi del carburante sono aumentati in modo significativo negli ultimi mesi, il che potrebbe ripercuotersi sull'aumento complessivo dei prezzi alla fine dell'anno e fornire una base per mantenere i tassi di interesse al di sopra della Fed e, in una situazione estrema, portare a un ritorno degli aumenti. Fonte: Macrobond, XTB
Come reagirà l'USD?
L'USD è in calo da settembre 2022. Mentre l'inizio del 2023 è stato frenetico e ha fatto sperare in maggiori aumenti dei tassi, le turbolenze nel settore bancario statunitense hanno fatto aumentare le aspettative di una rapida conclusione del ciclo di rialzi dei tassi. Il pullback sul mercato USD è ripreso a marzo. Anche se non possiamo escludere che l'USD stia tentando di salire nel periodo che precede la riunione della Fed di questa settimana, una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi combinata con l'allarme sui crescenti rischi di recessione potrebbe far continuare il calo dell'USD. In una situazione del genere, il primo livello da tenere d'occhio su EURUSD dopo la decisione della Fed sarebbe l'area 1,1115. D'altra parte, se la Fed dovesse sorprendere con una mossa aggressivao, non è da escludere un pullback verso area 1,08.
Fonte: xStation5
Il sentimento del mercato durante la sessione odierna è chiaramente negativo. Oltre ai cali del mercato azionario, stiamo assistendo a enormi cali del prezzo del WTI, che attualmente è in calo del 4%. L'oro, invece, guadagna sull'onda dell'incertezza economica, salendo sopra la zona di 2.000 dollari. Fonte: xStation 5
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