I prezzi del petrolio sono scesi di circa il 2,0% giovedì poiché un numero crescente di nuove infezioni Covid in Cina ha suscitato preoccupazioni sulla domanda. Diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Italia, stanno già imponendo test per i passeggeri cinesi, mentre Pechino ribalta la politica “Zero-Covid”. Allo stesso tempo, il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha avvertito della diffusione di Covid durante le festività natalizie, ma ha anche affermato che il virus ha raggiunto il picco a Pechino, Tianjin e Chengdu. Tuttavia, l'incertezza sulla situazione pandemica in Cina ha offuscato le speranze di una ripresa della domanda di carburante per il più grande importatore mondiale di greggio, il che mette sotto pressione i prezzi. Anche le notizie di nuovi attacchi missilistici russi in diverse città ucraine, insieme al rifiuto della pace con l'Ucraina da parte del Cremlino, a meno che non accetti il trattato che concede territori aggiuntivi, hanno pesato sul sentimento del mercato.
OIL.WTI è sceso dai massimi recenti a 81,00$ e ha superato il supporto locale a 77,80$ durante la sessione odierna. Tuttavia, la pressione al ribasso si riduce poiché il prezzo non riesce a raggiungere un supporto importante a $ 76,20, che coincide con il 78,6% del ritracciamento di Fibonacci dell'ondata al rialzo iniziata a dicembre 2021 e la 50 SMA (linea verde). Finché il prezzo rimane al di sopra, il movimento al rialzo può riprendere. D'altra parte, se la situazione dovesse cambiare e venisse superato il suddetto supporto, il movimento al ribasso potrebbe estendersi verso minimi intorno a $ 73,60. Fonte: xStation5
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