NVIDIA supera 3000 miliardi di capitale e supera Apple. Oggi il possibile taglio BCE

07:40 6 giugno 2024

Nvidia supera Apple per capitalizzazione superando di slancio i 3000 miliardi di dollari di capitalizzazione, arrivando a toccare i 1224 dollari ad azione. Mercati azionari sui massimi dopo i dati pessimi di ieri, mentre oggi si attende il possibile taglio dei tassi da parte della Bce, un taglio tanto atteso quanto dubbio per via degli ultimi dati usciti su inflazione e disoccupazione in Europa. La situazione tecnica si fa complicata ora che alcuni indici hanno violato i loro massimi storici, il tutto prima dei dati sul tasso di disoccupazione previsti per la giornata di domani e che risulteranno fondamentali per il lungo periodo. 

NVIDIA DA RECORD. SUPERATA LA CAPITALIZZAZIONE DI APPLE

Ció che stiamo vedendo sui mercati azionari passerá alla storia, Nvidia supera di slancio anche Apple in termini di capitalizzazione e si porta in seconda posizione sul podio delle aziende a piú alta capitalizzazione al mondo. In una sola giornata di trading, il titolo infrange il muro dei 1200 dollari ad azione arrivando a toccare i 1224 a fine sessione cash, poi infrange il muro dei 3000 miliardi di capitalizzazione segnando un nuovo record di performance. La salita di Nvidia non é sana,in quanto vi é forte volatilitá in relazione alla capitalizzazione, un titolo a cosí alta capitalizzazione generalmente si muove meno, utilizza il principio secondo cui a maggior peso risulta minor velocitá di movimento, cosa che su Nvidia non vediamo in quanto ha decuplicato la sua capitalizzazione da ottobre 2022. 

BCE, TAGLIO O NON TAGLIO?

Sembra un taglio certo quella della Bce di oggi, un taglio che di fatto é sospetto. Sicuramente é doveroso un taglio dei tassi in quanto la trasmissione degli effetti della politica monetaria sull'economia ha bisogno di mesi per manifestarsi, pertanto, visto il sentiero deflattivo dei prezzi di lungo periodo in cui siamo, tagliare i tassi sarebbe stato doveroso giá da qualche mese. Con un'inflazione in salita rispetto alle stime, inflazione che passa dal 2,4% al 2,6% nell'ultima rilevazione e un tasso di disoccupazione che si porta sui minimi dal 1995 al 6,4%, come fará la Bce a tagliare? L'interrogativo sorge in quanto Christine Lagarde, nelle sue precedenti conferenze stampa ha sempre dichiarato fortemente che le decisioni di politica monetaria sono "data dependent", ossia dipendono dai dati. In questo caso vediamo dei numeri che tutto fanno pensare meno che ad un taglio dei tassi. Se ci fosse coerenza tra quanto detto nelle conferenze stampa precedenti e quello che si dovrebbe fare oggi, molto probabilmente la Bce non dovrebbe tagliare i tassi.  
 



 

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