PIL USA PAZZESCO
Un Pil Usa nettamente al di sopra delle aspettative che vedevano un Pil al rialzo al 2% contro il 1,4% del dato precedente. Il dato esce al 2,8%, in pratica un Pil pazzesco considerando il fatto che tutti gli indicatori macroeconomici ci segnalano un netto peggioramento dell'economia. Attenzione, il dato sul Pil non é molto affidabile a livello di valutazione economica nel suo complesso in quanto viene aggiornato esclusivamente in forma trimestrale, al contrario di moltissimi dati importanti come quelli del lavoro che vengono aggiornati mensilmente e alcuni di essi anche su base settimanale. Il Pil quindi risulta essere un dato tendenzialmente piú volatile nel lungo periodo rispetto agli altri dati utili per le valutazioni macroeconomiche. Sta di fatto che le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione escono meglio del previsto, un dato in netta controtendenza con quanto visto nelle ultime settimane, un dato che potremmo definire eccezionalmente positivo rispetto all'andamento della sua media storica. Domani il Pce potrebbe essere decisivo per le chiusure settimanali.
MERCATI SI RIPRENDONO DAI MINIMI
Potremmo definirlo un classico rimbalzo, un movimento che con l'aumento di volatilitá che abbiamo visto di recente, é piú che fisiologico. Al momento i mercati sembrano riprendersi ma domani ci sará un dato importante, quello del Pce. Il Pce é il dato che la Fed utilizza per intraprendere le sue decisioni di politica monetaria, pertanto l'uscita del dato di domani sará assolutamente fondamentale per la chiusura settimanale dei mercati. Ricordiamo che i ribassi visti su Nasdaq, almeno a livello tecnico, non sono accompagnati da Dow Jones e Russell che risultano ancora improntati al rialzo almeno nel breve. Con questi aumenti di volatilitá é normale vedere recuperi forti e ribassi forti convivere in poche ore di negoziazione, pertanto potremmo ipotizzare che il recupero é solamente un movimento di preparazione a ció che succederá domani con l'uscita del Pce.
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