Johnson & Johnson sorprende con i risultati del primo trimestre, ma le azioni scendono 📉

14:50 15 aprile 2025

Nonostante utili trimestrali superiori alle attese, Johnson & Johnson (JNJ.US) non conquista gli investitori
Il titolo ha perso leggermente terreno martedì, riflettendo le crescenti preoccupazioni su possibili dazi sui farmaci e le cause legali in corso. Le azioni sono scese di quasi l'1% nel pre-market a circa 153 dollari, mentre i futures su S&P 500 e Nasdaq sono rimasti piatti — segno che il mercato non reagisce più con entusiasmo ai soli risultati positivi. Nonostante ciò, il colosso sanitario americano, attivo nei settori farmaceutico, biotecnologico e delle tecnologie mediche, ha iniziato il 2025 con basi solide.

Risultati Q1 2025 – Johnson & Johnson

  • Utile per azione (EPS): 2,77 $ vs 2,69 $ attesi

  • Ricavi: 21,9 miliardi $ (+2,4% su base annua)

  • Previsione aggiornata vendite operative 2025: alzata a 92 miliardi $

  • Outlook utile annuo: confermata crescita al 6,2% (valore intermedio)

La società ha aggiornato la guidance annuale dopo aver completato l’acquisizione di Intra-Cellular Therapies, includendo Caplyta (farmaco per disturbo bipolare e depressione) nel proprio portafoglio.

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Andamento dei settori

  • Settore farmaceutico: +4,2%, grazie a vendite in oncologia, immunologia e cardiovascolare

  • Divisione MedTech: +4,1%, sostenuta da acquisizioni e cessioni di asset

Successi normativi chiave

  • Approvazione FDA per Tremfya (morbo di Crohn)

  • Approvazione UE per Rybrevant (alcuni tipi di tumore al polmone)

Questi sviluppi rafforzano la posizione di J&J nei mercati dei farmaci specialistici ad alta domanda.

Dazi e cause legali: ostacoli ancora presenti

Le preoccupazioni degli investitori sono aumentate dopo segnali da Washington. L’ex presidente Donald Trump ha lasciato intendere nuovi dazi per il settore farmaceutico. Poco prima della pubblicazione dei conti, le autorità statunitensi hanno avviato un’indagine sulle importazioni di farmaci, ipotizzando futuri vincoli commerciali.

Questa incertezza potrebbe aver contribuito alla debole reazione del mercato agli utili positivi.

Nel frattempo, J&J continua a fronteggiare le cause legali relative al talco per bambini. A marzo, un tribunale del Texas ha bloccato il tentativo dell’azienda di trasferire le responsabilità legali in una procedura fallimentare tramite la controllata Red River Talc.

L’azienda ha definito le cause "infondate e basate su pseudoscienza" e sostiene che parte delle cause sia finanziata da fondi stranieri.

J&J ha dichiarato che non intende patteggiare e prevede di recuperare fino a 7 miliardi di dollari dalle riserve legali.

Difensiva, ma sotto pressione geopolitica

Nonostante i rischi macroeconomici e legali, J&J rimane un titolo difensivo apprezzato grazie alla diversificazione e alla presenza trasversale nel settore sanitario. Tuttavia, il contesto di una possibile guerra commerciale potrebbe pesare sul sentiment. Dal 2 aprile, data dell’annuncio dei possibili dazi sui farmaci, il titolo ha perso solo lo 0,6%, mentre l’S&P 500 è sceso del 5%. Da inizio anno, J&J guadagna oltre il 6%, contro un calo dell’8% del mercato generale.

Riepilogo utili

  • Superati EPS e ricavi attesi

  • Guidance 2025 rivista al rialzo

  • Crescita nei segmenti pharma e MedTech

  • Rischi legati a dazi e contenziosi sul talco

  • Titolo ancora considerato difensivo

Azioni Johnson & Johnson (grafico giornaliero)

Le azioni J&J sono leggermente salite nel 2025, ma restano in un trend ribassista di lungo periodo. Una resistenza tecnica chiave si trova sulla media mobile a 200 giorni (~157 $). Nonostante la solidità del business, il P/E attuale pari a 18 è considerato elevato per un’azienda di un settore maturo e meno orientato alla crescita, che potrebbe risentire dei futuri dazi sui farmaci.

Fonte: xStation5

Dashboard finanziaria di Johnson & Johnson

Fonte: Bloomberg Finance L.P.

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