Inflazione UK e GDPNOW

07:44 26 marzo 2025

Europa Test Massimi

Mercati europei al test della tenuta della dinamica rialzista vista ieri che di fatto va a testare i massimi delle scorse settimane, un test molto importante che di fatto dovrebbe poi essere confermato nella giornata di domani e di venerdí. Le chiusure giornaliere di ieri sono state di fatto positive confermando il rialzo ma di fatto le dinamiche settimanali rimangono ancora statiche sui massimi, facendo presumere l'inizio di potenziali ribassi. Oggi arrivano i primi market mover importanti della settimana come ad esempio l'Inflazione Uk di stamani, gli ordini di beni durevoli in Usa, dato fondamentale per l'uscita della prima proiezione settimanale del GdpNow. 

INFLAZIONE UK IN USCITA 

La Bank of England é convinta che l'inflazione in Uk rimarrá alta, convinzione che ricorda molto quella della Fed e di fatto i tassi BoE rimangono ancora molto alti. Questo comporta anche dei rendimenti dei Gilt a 10 anni molto alti, siamo a ridosso del 4,7%, i rendimenti piú alti sul mercato obbligazionario delle economie piú importanti al mondo, il tutto con una sterlina che di fatto ha recuperato terreno sul dollaro nel corso delle ultime settimane. L'inflazione é prevista al ribasso dal 3% al 2,9%, il dato uscirá alle 8:00, un'ora prima dell'apertura del cash europeo e il cambio GbpUsd rimane ancora a ridosso dei massimi settimanali. Al momento la situazione tecnica vedrebbe bene un leggero ribasso del cambio GbpUsd che non va ad inficiare il trend rialzista di lungo periodo che si é oramai strutturato contro il dollaro, pertanto facciamo attenzione all'uscita del dato in quanto potrebbe portare a dei movimenti interessanti in ottica di ritracciamento. 
 
 
Grafico Settimanale di GDPUSD al test dei massimi - Fonte: XStation 

GDPNOW IN USCITA 

In uscita la prima proiezione del GdpNow, dopo l'uscita del dato sui beni durevoli in Usa. Questo dato é molto atteso per via degli ultimi rilasci molto negativi che hanno visto un Pil Usa per il Q1 2025 arrivare a toccare il -2,8% di minimo. Al momento l'attenzione sul dato é alta in quanto anche la Fed ha rivisto recentemente i dati sul Pil nelle sue proiezioni economiche portandolo dal 2,1% di dicembre a 1,7% dell'ultima riunione. Domani uscirá anche il dato headline del Pil, previsto anch'esso al ribasso dal 3,1% al 2,3%, un ribasso consistente ma il dato rimarrebbe comunque positivo. Il prossimo dato del GdpNow é previsto in uscita venerdí dopo il Pce, altro dato fondamentale per la Fed. 

MERCATI AL TEST DEI MASSIMI 

Mercati europei al test dei massimi settimanali su Dax, Ftse Mib e Eurostoxx50 che risultano particolarmente positivi rispetto ai mercati Usa che di fatto rimangono ancora con chiusure potenzialmente negative per il mese di marzo. La situazione tecnica risulta alquanto complessa in ottica intermarket in quanto l'Europa sembra non sbloccarsi sul fronte dei ribassi, mentre in Usa si tenta un rimbalzo su tutti i principali indici azionari per via delle brutte dinamiche delle ultime settimane. Facciamo attenzione alle dinamiche mensili e alle possibili chiusure negative sugli indici americani in quanto potrebbero dare il via ad una lunga fase ribassista sui mercati azionari, pertanto la chiusura settimanale attuale e la chiusura di lunedi 31 marzo saranno assolutamente cruciali per il trend di lungo periodo. 
 
 
Dinamica su base giornaliera del Dax - Fonte: XStation

BOND EUROPA. SERVONO SETTIMANE 

In linea teorica dovremmo vedere un ritorno al ribasso dei rendimenti dei titoli di Stato europei per via dei rendimenti che superano di netto l'inflazione e il tasso di interesse di riferimento, soprattutto se prendiamo a riferimento il benchmark decennale che é il bund tedesco. I titoli di Stato Ue, almeno sulla carta, risultano tutti relativamente convenienti, pertanto i movimenti che potremmo attenderci nel corso delle prossime settimane dovrebbero portare questi titoli a rivedere dei movimenti verso il basso dei rendimenti, movimenti che richiedono molto tempo. 

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Scritto da

David Pascucci

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