I futures sull'oro hanno superato per la prima volta la soglia dei 2.700 dollari l'oncia, stabilendo un nuovo massimo storico, mentre il metallo prezioso sfida le dinamiche di mercato convenzionali. Il contratto di dicembre ha raggiunto i 2.725,40 dollari, in aumento dello 0,66%, mentre l'oro spot è salito dello 0,71% a 2.711,94 dollari.
L'impressionante performance dell'oro si verifica in un contesto di rafforzamento del dollaro USA, che ha guadagnato circa il 4% nelle ultime tre settimane. Questa correlazione inversa rovesciata mette in evidenza i fattori unici che stanno alimentando l'attuale rally dell'oro.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileLe tensioni geopolitiche rimangono in primo piano, con il conflitto in corso in Medio Oriente, in particolare la guerra tra Israele e Hamas, che alimenta il sentimento di avversione al rischio. Gli sviluppi recenti, tra cui l'eliminazione di un leader chiave di Hamas, hanno ulteriormente intensificato le preoccupazioni del mercato, indirizzando i flussi di capitale verso asset rifugio nonostante la forza del dollaro.
Le elezioni presidenziali statunitensi in arrivo aggiungono un ulteriore strato di incertezza. Con i sondaggi che mostrano risultati divergenti, gli investitori si stanno posizionando per una possibile volatilità. Questa strategia di "hedging elettorale" si manifesta con un aumento delle posizioni lunghe sull'oro, mentre i partecipanti al mercato cercano di diversificare i portafogli in vista di potenziali turbolenze politiche.
Le aspettative di politica monetaria delle banche centrali continuano a influenzare i prezzi dell'oro. Sebbene il recente tono "falco" della Federal Reserve abbia sostenuto la forza del dollaro, gli investitori continuano a scontare possibili tagli dei tassi nel medio termine. Questo sentimento proiettato nel futuro potrebbe contribuire al fascino dell'oro, anche di fronte a un dollaro più forte.
La domanda di oro rimane solida, con le banche centrali che continuano ad acquistare lingotti. Gli investitori istituzionali occidentali stanno mostrando un rinnovato interesse per gli ETF legati all'oro, con afflussi che si preannunciano per il quinto mese consecutivo, la serie più lunga dal 2020.
Il sentiment nel settore dell'oro rimane decisamente rialzista. Alla recente conferenza LBMA, gli esperti del settore hanno previsto che i prezzi dell'oro raggiungeranno i 2.917 dollari l'oncia entro la fine di ottobre 2025, sottolineando la visione positiva a lungo termine per il metallo prezioso.
In sintesi, il rally record dell'oro si sta verificando nonostante la recente forza del dollaro, trainato da una combinazione di rischio geopolitico, copertura pre-elettorale, forte domanda fisica ed ETF e aspettative di politica monetaria a lungo termine. Con il persistere delle incertezze globali, l'oro continua ad attrarre un notevole interesse da parte degli investitori, superando livelli tecnici chiave e affermandosi come asset rifugio preferito. La capacità del metallo prezioso di crescere di fronte a un dollaro più forte sottolinea la complessa interazione dei fattori che attualmente influenzano il mercato dell'oro.
L'oro è attualmente in rialzo dello 0,7% oggi, segnando un nuovo massimo storico. Il primo supporto sarà il precedente massimo di 2.685 dollari l'oncia, sotto il quale si trova anche la media mobile semplice a 15 giorni, che funge da supporto in questo trend rialzista. L'RSI sta entrando in zona di ipercomprato, fornendo ai rialzisti un ulteriore argomento per una crescita dei prezzi se l'indicatore resta alto. Il MACD continua a segnalare acquisti sul grafico giornaliero. Perché i ribassisti riprendano il controllo, il supporto fissato al precedente massimo e poi alla media mobile a 15 giorni dovrà essere infranto.
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