INFLAZIONE GERMANIA SOTTO IL TARGET. EUROPA IN RALLENTAMENTO
Iniziano anche i primi palesi segni di cedimento dell'Ue con la Germania che vede la sua inflazione scendere al di sotto del target del 2%. L'inflazione esce a 1,9%, un calo probabilmente dovuto ad un rallentamento della domanda, segnale caratteristico di un rallentamento economico dovuto ad un uso prolungato dei tassi di interesse alti. Tutto normale e prevedibile per alcuni, una sorpresa per altri che vedono ancora tutto in positivo, o meglio ancora, che vedono solo ed esclusivamente il presente con i dati occupazionali che segnano il minor tasso di disoccupazione in Europa dal 1995 e il tasso di disoccupazione americano ancora relativamente basso. Ricordiamo in merito a questo scenario che le leggi macroeconomiche tendono a non mentire mai nel lungo termine e che un tasso di disoccupazione molto basso in corrispondenza di tassi di interesse alti, porta quasi inevitabilmente ad un ribasso forzato dell'inflazione e ad un aumento conseguente della disoccupazione in futuro. Attenzione quindi a questi ribassi dell'inflazione in Europa in quanto potrebbero portare ad un futuro aumento del tasso di disoccupazione. Al momento in Europa si attende il taglio dei tassi da parte della Bce atteso per giovedí.
PETROLIO IN CROLLO. RECESSIONE IN ARRIVO?
Crolla il petrolio che perde il -4% in un giorno e che di fatto conferma le voci secondo cui é in arrivo una recessione. Se le aziende e il settore produttivo é effettivamente in salute, il petrolio dovrebbe rimanere su livelli piú che accettabili, invece vediamo un vero e proprio crollo che inevitabilmente si riverbera sull'inflazione. Questo segnale, insieme ai potenziali rialzi del tasso di disoccupazione, soprattutto in Usa, potrebbe essere l'ennesimo segnale di un rallentamento economico del mondo occidentale dovuto alle politiche economiche aggressive promosse dalle banche centrali come Fed, Bce, Boe. Al momento quindi petrolio in ribasso, un ennesimo indizio di una potenziale recessione.
EUROPA IN RIBASSO. USA TIENE I MINIMI
Mercati europei al ribasso con Dax e Ftse Mib che attaccano i minimi della scorsa settimana andando a confermare un trend ribassista in atto proprio da lunedí della scorsa settimana. I mercati Usa tengono ancora i minimi, soprattutto il Nasdaq e S&P500 che con i titoli tech riescono a mantenersi a galla. Solamente Apple, Meta e Intel risultano negative mentre il resto dei big rimane in territorio positivo. Conclusioni in merito alla situazione attuale sono assolutamente da evitare in quanto la dinamica dei prezzi preme ora al ribasso su base settimanale e domani vedremo il primo dato macro piú importante della settimana, ossia l'inflazione Usa che é prevista in calo al 2,6% dall'attuale 2,9%.
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