Mercati azionari sostanzialmente invariati dal pre-market europeo in vista della riunione della Federal Reserve prevista per questa sera a partire dalle 19:00 ora italiana. Al momento Dax e Ftse Mib proseguono la loro lenta corsa al rialzo, con un andamento rialzista che sembra non avere una vera e propria sosta. Al momento su questi indici non si presenta l'ombra di un ritracciamento tecnico degno di nota, elemento che genera un acceso dibattito tra chi sostiene che questo trend possa proseguire tranquillamente e chi, aspettandosi un ritracciamento, vede questo rialzo come insostenibile in attesa di un aumento della volatilitá che porterebbe inevitabilmente ad un corso ribassista dei mercati.
OCCHI PUNTATI SUL DISCORSO DI POWELL
Alle 19:00 ora italiana verrá comunicata la decisione in merito ai tassi di interesse, previsti stabili nell'attuale forchetta 5,25-5,5%. Secondo il Fed WatchTool, i tassi fermi sarebbero un evento quasi certo con il 99% degli operatori professionali del CME che si aspettano proprio la permanenza dei tassi sui livelli attuali. Date le aspettative sui tassi, in sostanza un "non evento", gli occhi sono puntati sulla conferenza stampa di Jerome Powell, governatore della Fed che si dovrá esprimere sugli sviluppi futuri dell'operato della banca centrale in merito ai possibili tagli delle prossime riunioni. Al momento la situazione in Usa si presenta particolarmente controversa in quanto abbiamo un'inflazione a ridosso del 3,2%, un Pil piú che positivo al 3,2% e un tasso di disoccupazione che rimane sui minimi al 3,9%. Nelle ultime riunioni, Powell ha rimarcato come l'economia Usa sia "resiliente" e in salute, soffermandosi sul fatto che il mercato del lavoro é forte e in salute, dichiarazioni queste ultime che vanno in contraddizione con altri dati del mercato del lavoro come gli ultimi due report di Challenger e le continue revisioni che riguardano i dati Non Farm Payrolls, revisioni che vedono in realtá la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro dal 2023. Occhio quindi a quanto verrá detto questa sera e soprattutto cosa verrá detto sul mercato del lavoro, vero e proprio market movers per le prossime settimane.
IL GIAPPONE DOPO L'AUMENTO DEI TASSI
Il Nikkei225, l'indice di riferimento per il mercato azionario nipponico, si riporta sopra quota 40.000 punti mentre il cambio UsdJpy si riporta "pericolosamente" a ridosso dei 152. Questo livello é a dir poco fondamentale in quanto proprio in quest'area abbiamo visto l'ultimo intervento della Bank of Japan direttamente sul mercato valutario, quando la banca centrale si é ritrovata costretta a comprare Yen contro Dollaro per via di una svalutazione massiva occorsa durante la fine del 2022. Molto probabilmente il mercato, almeno per il momento, sembra voler spingere di nuovo la BoJ ad un intervento, questa volta oltre i 152. Questa situazione per il Giappone potrebbe essere critica e difficile da gestire visto che oltre il 50% del debito giapponese é proprio in mano alla BoJ stessa, un debito mostruoso che conta oltre il 260% rispetto al Pil.
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MERCATI IN PREPARAZIONE. ATTENTI AL VIX
Mentre i mercati proseguono queste tendenze laterali sui massimi, gli operatori iniziano a concentrarsi sul Vix, l'indice di volatilitá per S&P500. A ridosso della conferenza stampa della Federal Reserve, vediamo solitamente un aumento delle variazioni percentuali dei mercati, pertanto un VIX che si trova a ridosso dei minimi di lunghissimo periodo, farebbe presupporre che un aumento degli scostamenti dei prezzi, potrebbero far volgere i mercati azionari verso il basso se il VIX si trova su questi livelli cosí bassi per cosí tanto tempo. Unica raccomandazione é quella alla prudenza in quanto nel tardo pomeriggio, un aumento della volatilitá generale dei mercati potrebbe portare a complicazioni sulla gestione del rischio delle posizioni di trading in essere.
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