CINA TAGLIA LA RISERVA OBBLIGATORIA. MOSSA D'EMERGENZA?
La PBOC ha ieri tagliato i tassi di interesse di riferimento per il suo sistema finanziario abbassando tutti i tassi che hanno un'influenza determinante nel breve termine, dai tassi Repo agli LPR a 1 anno che potremmo tranquillamente equipararli al tasso di rifinanziamento principale che abbiamo in Europa. Dopo aver tagliato i tassi sui pronti contro termine, i Repo, i tassi di riferimento per gli scambi interbancari, dobbiamo assolutamente sottolineare come la Cina abbia anche effettuato una mossa non del tutto convenzionale e che di fatto sottolinea come la situazione nel paese non sia delle migliori. La PBOC, oltre a tagliare i tassi e avviare dei programmi che servono di fatto a stimolare i mercati azionari locali, ha anche tagliato la riserva obbligatoria. La riserva obbligatoria é un elemento fondante la stabilitá finanziaria all'interno di un paese e tagliarla significa sacrificare potenzialmente la propria stabilitá a favore di una maggiore circolazione di denaro all'interno del sistema. Tagliare i tassi é sicuramente stimolante per l'economia, ma tagliare anche la riserva obbligatoria delle banche é una mossa che dovrebbe far riflettere.
LA SITUAZIONE CINESE
Osservando come si sono mossi i tassi di interesse in Cina e come l'economia si é comportata negli ultimi 10 anni, possiamo notare come di fatto questa tendenza a tagliare i tassi sia la normalitá per la Cina. Sono ben 10 anni che la PBOC non alza i tassi, anzi, taglia di continuo nella speranza che il Pil ritorni verso livelli prossimi ai tassi di interesse. Al momento possiamo notare come il tasso di crescita medio del Pil negli ultimi 10 anni sia stato attorno al 2%, ben lontano dagli attuali 3,35% dei tassi LPR ma comunque superiore rispetto all'attuale livello di inflazione. Il problema della Cina sono i consumi interni e il mercato immobiliare, quest'ultimo toccato dai nuovi stimoli comunicati ieri dalla PBOC grazie ad una diminuzione dei tassi sui mutui immediato dello 0,5%. In sostanza, la situazione cinese risulta essere stagnante e non sembra migliorare da anni. Quest'ultima mossa della PBOC, quella di tagliare la riserva obbligatoria per liberare liquiditá nell'immediato é una vera e propria mossa di emergenza.
Tassi di interesse in Cina dal 2014 - Fonte:Tradingeconomics
FIDUCIA CONSUMATORI AI MINIMI. SI ATTENDE PIL E PCE
In Usa esce nel pomeriggio la fiducia dei consumatori del Conference Board, un dato che partiva da area 103, rivisto sopra i 105 e uscito infine a 97,7, ben al di sotto della soglia dei 100 che fa da linea di demarcazione tra un buon dato e un dato pessimo. Al momento possiamo dire che il consumatore americano non é molto fiducioso, una conferma che arriva anche dagli operatori professionali del CME che vedono i tassi di interesse per dicembre al di sotto di uno 0,75% o di un 1% dai livelli attuali. Al momento la situazione in Usa é molto delicata, ma i mercati azionari sembrano ignorare completamente questa situazione e continuano a salire quasi in modo incosapevole, quando i P/E sono alle stelle, il Buffett Indicator ci dice che il valore di tutto il mercato azionario ha raggiunto il 200% del Pil. Al momento si attende il Pil di domani e il Pce di venerdí
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