Zuckerberg guida Meta verso una nuova era

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Zuckerberg guida Meta verso una nuova era

Meta Platforms (ex Facebook) è una delle aziende tecnologiche più influenti del mondo, leader nei social media, nella pubblicità digitale e nello sviluppo di tecnologie immersive. Negli ultimi anni, l'azienda ha affrontato sfide significative, tra cui la concorrenza di nuove piattaforme, regolamentazioni più stringenti e un mercato pubblicitario in evoluzione. Tuttavia, con un forte focus sull'intelligenza artificiale e il metaverso, Meta continua a ridefinire il futuro della comunicazione e della connettività digitale.

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La nascita di Meta 

Meta Platforms è stata fondata nel 2004 come Facebook da Mark Zuckerberg e un gruppo di studenti di Harvard. Inizialmente una rete esclusiva per gli studenti universitari, Facebook si espanse rapidamente, diventando la piattaforma social dominante a livello globale. Negli anni, l'azienda ha acquisito importanti realtà come Instagram (2012), WhatsApp (2014) e Oculus (2014), consolidando la sua posizione di leadership nel settore.

Nel 2021, Facebook ha cambiato nome in Meta Platforms, riflettendo il suo nuovo obiettivo strategico: lo sviluppo del metaverso, un ecosistema virtuale basato su realtà aumentata e virtuale. Questo ambizioso progetto rappresenta il tentativo di Meta di andare oltre i social network tradizionali e creare un nuovo paradigma di interazione digitale.

La crescita delle azioni Meta

 

I dati mostrati coprono il periodo dal 19.04.2020 al 23.02.2025. Ricorda che le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Fonte: xStation

Gli ultimi 5 anni per Meta Platforms sono stati caratterizzati da diverse tappe. Con la pandemia e l'esplosione della domanda verso i servizi tecnologici, l'azienda ha visto un'impennata dei ricavi e della redditività. Poi però è arrivata l'inflazione, che ha determinato un budget di spesa più ristretto per gli inserzionisti e una conseguente contrazione nella crescita per il core business di Meta. A ciò si è aggiunta la mole di spesa per il metaverso, che costa circa 10 miliardi di dollari l'anno, e l'ascesa di piattaforme concorrenti come TikTok che hanno tolto utenza alle App di Meta. Tutto ciò ha impattato sui margini aziendali, costringendo la società ad avviare un piano di contenimento dei costi principalmente attraverso il taglio di oltre 20 mila posti di lavoro. 

Parallelamente, Meta ha investito miliardi di dollari nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, con particolare attenzione ai modelli linguistici avanzati, all'ottimizzazione degli algoritmi di raccomandazione e al miglioramento delle esperienze utente nelle sue piattaforme. La divisione Reality Labs, dedicata al metaverso, ha lanciato nuovi dispositivi VR come Meta Quest 3, pur affrontando difficoltà nel rendere il metaverso un concetto mainstream.

Mark Zuckerberg: innovazione e controversie

Mark Zuckerberg, co-fondatore e CEO di Meta, è una delle figure più influenti e controverse della Silicon Valley. Negli ultimi anni, è stato al centro di numerose problematiche, tra cui le critiche sulla gestione della privacy, l'impatto dei social media sulla salute mentale e le preoccupazioni legate alla disinformazione. La sua leadership è stata anche messa sotto esame a livello politico, con audizioni governative e indagini sull'antitrust negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre, le sue scelte sulla moderazione dei contenuti e la regolamentazione dell'intelligenza artificiale hanno suscitato ampi dibattiti internazionali.

Recentemente, Zuckerberg ha preso una decisione che ha sollevato forti reazioni: l’abbandono del sistema di fact-checking su Facebook e Instagram. Questa mossa segna un cambiamento significativo nella direzione ideologica di Meta, orientandosi più decisamente verso la difesa della libertà di espressione, una causa sostenuta soprattutto dalla destra politica. La scelta ha ricevuto il plauso di Donald Trump, che ha elogiato Meta come un esempio di progresso, e di Elon Musk, che ha definito la decisione "cool".

Zuckerberg ha anche preso posizione contro la crescente regolamentazione europea, accusando i governi di tentare di censurare le piattaforme digitali e limitare l’innovazione. Ha dichiarato che Meta collaborerà con Trump per contrastare le pressioni politiche internazionali sulle aziende americane. Secondo lui, la crescente regolamentazione ha ostacolato la libertà di pensiero e la capacità di innovare, una visione che ha alimentato il suo allineamento con la politica conservatrice degli Stati Uniti.

Dal 2016, Meta aveva implementato un programma di fact-checking che si basava su organizzazioni indipendenti per valutare la veridicità dei post e correggerli quando necessario. Ora, con il cambiamento, la piattaforma adotterà il sistema delle "community notes", ispirato da Musk su X, che consente agli utenti con punti di vista diversi di aggiungere contesto a post controversi.

L'avvicinamento di Zuckerberg alla politica di Trump si riflette nelle sue recenti mosse, come la nomina di Dana White, alleato di Trump, nel consiglio di Meta, e di Joel Kaplan, repubblicano, come capo degli affari globali. Questi cambiamenti segnano un legame più stretto con l'ala conservatrice americana. Meta si adatta a un clima politico che promuove una maggiore libertà di espressione, nonostante il rischio di aumentare la disinformazione e l'odio online. Zuckerberg sta navigando in un contesto polarizzato, dove l'equilibrio tra innovazione, responsabilità e libertà di parola diventa sempre più complesso.

Meta News

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