I dati odierni sull'inflazione PPI hanno sorpreso gli investitori e innescato alcune mosse sui mercati. L'indice dei prezzi alla produzione per la domanda finale negli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a novembre, lo stesso di un aumento dello 0,3% rivisto al rialzo in ottobre e superiore alle stime degli analisti dello 0,2%. Il costo dei servizi è aumentato dello 0,4%, guidato da intermediazione mobiliare, negoziazione, consulenza sugli investimenti e servizi correlati, che sono aumentati dell'11,3%. Il costo delle merci è aumentato dello 0,1%, guidato da un aumento del 38,1% dei prezzi delle verdure fresche e secche. Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 7,4%, il più piccolo aumento dal maggio dello scorso anno, ma superiore alle aspettative del 7,2%.
Il Core PPI è salito dello 0,4% su base mensile a novembre, dopo un aumento dello 0,1% rivisto al rialzo in ottobre e al di sopra delle aspettative del mercato di un aumento dello 0,2%. Su base annua, i prezzi alla produzione core sono aumentati del 6,2%, dopo un aumento del 6,8% rivisto al rialzo e al di sopra delle previsioni di mercato di un aumento del 5,9%.
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La lettura odierna indica che l'inflazione rimane ancora elevata, il che supporta un approccio più aggressivo da parte della FED la prossima settimana. Fonte: Bloomberg tramite ZeroHedge
L'inflazione PPI sta diminuendo, ma a un ritmo molto più lento del previsto. Ciò dimostra che ci sono poche possibilità che l'IPC scenda al di sotto del 7%. Allo stesso tempo, Powell potrebbe mantenere una posizione più aggressiva a meno che l'IPC non diminuisca in modo significativo.
US500 è sceso dopo la pubblicazione dei dati PPI di oggi, allontanandosi dalla principale resistenza a 4000 punti. Supporto più vicino da tenere d'occhio potrebbe trovarsi a 3800 punti. Fonte: xStation5
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