UN NUOVO DATO DA OSSERVARE: I SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE
Questo dato, che viene rilasciato con frequenza settimanale ogni giovedí alle 14:30, é diventato un dato market mover giovedí scorso. Secondo lo studio dei dati, possiamo notare come il dato delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione di giovedí, uscito insieme all'inflazione USA e passato in secondo piano per importanza, ha mostrato un movimento importantissimo. Le richieste iniziali sono infatti aumentate di 33.000 unitá, questo risulta essere l'aumento piú forte del dato dal recupero post-pandemico, in pratica non si vedeva un dato cosí brutto dalla pandemia, in pratica é il dato peggiore da 4 anni a questa parte, si puó ammirare l'impatto visivo dell'aumento direttamente sul grafico. Anche le richieste continue aumentano e si portano a 1860k, dato molto vicino ai 1871k del massimo assoluto a 4 anni, altro dato importante che misura di fatto un peggioramento del mercato del lavoro in quanto questo dato é stato raggiunto quando il tasso di disoccupazione ha raggiunto il massimo annuale al 4,3%, ora siamo al 4,1%. Questo movimento, indica che il mercato dovrá fare molta attenzione ai prossimi 3 dati prima del rilascio del prossimo dato del tasso di disoccupazione previsto per il 1 novembre, ne consegue che ogni giovedí sará sicuramente un evento per il mercato vista la sua storica correlazione con il tasso di disoccupazione Usa. Attenzione quindi a questo dato, potrebbe fornire delle grandi indicazioni circa il futuro andamento del tasso di disoccupazione. Un aumento simultaneo delle richieste iniziali e continue potrebbe segnare definitivamente il peggioramento dell'economia Usa e la sua recessione, al momento negata dai dati ma messa in preventivo dalle letture econometriche dei principali dati macroeconomici.
Grafico delle variazioni settimanali delle Richieste Iniziali di Sussidi di Disoccupazione Usa - Fonte: David Pascucci - Analista dei Mercati XTB
TASSI BCE. VIA AL TAGLIO
Ciclo di taglio dei tassi su scala globale, Bce che non si tira indietro e procede con i tagli doverosi dei tassi soprattutto dopo l'uscita dell'ultimo dato sull'inflazione che conferma un indebolimento strutturale della domanda dovuto ai tassi mantenuti troppo alti per troppo tempo. A posteriori abbiamo visto come la Bce questa volta ha proseguito con l'aumento dei tassi anche dopo il ribasso dell'inflazione, un chiaro segno del fatto che l'inflazione vista in precedenza era un'inflazione da shock dell'offerta e non un'inflazione da domanda, un'inflazione sana. Al momento é previsto un taglio dello 0,25% per tutti e tre i tassi di riferimento, una boccata d'aria per i consumatori europei.
ATTENZIONE ALLA DISOCCUPAZIONE UK
La BoE dovrá stare molto attenta all'andamento dei dati sulla disoccupazione in quanto é l'unica banca centrale che ha un differenziale tra inflazione e tassi di interesse molto elevato, condizione che in economia deve essere portata ad un equilibrio tramite dei tagli massivi. La prossima riunione della BoE é prevista per il 7 novembre, in coincidenza con la Fed. La disoccupazione in Uk é prevista in uscita martedi, al 4,1%, questo dato potrebbe essere determinante per le prossime decisioni della BoE. Qualora dovessimo vedere un peggioramento della disoccupazione, possiamo attenderci tranquillamente un taglio aggressivo da parte della BoE, magari un taglio da 0,5%, ma questo é da vedere nel corso delle prossime settimane.
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