Tassi tagliati, Record di Sussidi e NVIDIA Regina delle Market Cap
Una giornata sicuramente importante quella di ieri dove abbiamo visto ben due banche centrali tagliare i tassi, con i mercati che non hanno la forza di reagire ancora storditi dall'effetto elezioni che ha portato gli indici americani a registrare nuovi massimi storici. Ieri sono usciti anche dei dati importanti, quelli relativi alle richieste di sussidi di disoccupazione che di fatto hanno visto un nuovo record per quanto riguarda le richieste continue che raggiungono il livello piú alto dal 2018, escludendo il periodo della pandemia. I mercati non hanno di fatto la forza di reagire e proseguono lentamente il forte rialzo visto nel post-elezioni, i mercati europei rimangono misti mentre il Giappone scende ancora nella notte di oggi dopo il tentativo di recupero della giornata di ieri, seppur chiudendo in negativo.Alle 10:00 faremo una diretta sul canale Youtube, per partecipare attivamente e vedere la diretta clicca qui, vedi la diretta e partecipa con la chat dal vivo
TAGLIO DEI TASSI DI FED E BOE
Banche centrali alquanto ottimiste quelle che abbiamo visto nella giornata di ieri. BOE taglia di uno 0,25% e nel suo report di politica monetaria troviamo delle assonanze palesi con quanto viene detto solitamente dalla Bce, ossia l'inflazione é scesa ma potrebbe riprendersi nel corso dei prossimi mesi per poi stabilizzarsi verso il target nel corso del 2025. Nessun segnale di paura per il tasso di disoccupazione che nel report Boe non viene menzionato, solamente prospettive che potremmo definire in un certo senso rosee. La Fed anche taglia di uno 0,25%, una decisione alquanto scontata in quanto il Fed Watchtool, ossia le aspettative degli operatori professionali del Cme, hanno da piú di un mese anticipato la decisione della Fed. Anche in questo caso una Fed alquanto ottimista, un Powell che di fatto non ha detto nulla di nuovo in merito alla situazione economica americana che viene definita ancora resiliente per via dei dati che sembrano non preoccupare minimamente la Fed. Powell sottolinea come la situazione da settembre non sia cambiata e che le prospettive rimangono sempre le stesse rispetto a quanto visto nell'ultima riunione. In realtá la situazione é cambiata se andiamo ad analizzare i dati nel profondo, ma i dati di facciata risultano ancora non preoccupanti, diventano tali se vengono analizzate le tendenze. Un esempio plateale é quello dei dati Nfp che risultano sempre positivi nel loro rilascio, ma che di fatto vengono sempre rivisti in netta negativitá quando si tratta di rilasciare il dato definitivo, oramai siamo a 16 dati rivisti in negativo su 20 a partire da gennaio 2023, una serie negativa mai vista su questo dato.
RECORD DI SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE
Escono i primi dati della nuova era Trump (ancora non in carica), un nuovo record per le richieste continue di sussidi di disoccupazione che rompono al rialzo le aspettative e si portano a 1892k contro i 1880k delle aspettative. Un nuovo record a partire dal 2018 escludendo il periodo pandemico, un dato che supera quello di luglio quando il tasso di disoccupazione si trovava al 4,3%. A quanto pare il dato non preoccupa il mercato che continua a macinare massimi come in una sorta di fase totalmente euforica di risk-on, ossia mercato propenso al rischio, una situazione poco sostenibile nel lungo periodo se i numeri del mercato del lavoro continuano a peggiorare. Attenzione quindi ai prossimi data-release fino al prossimo dato sul tasso di disoccupazione che uscirá il 6 dicembre, avremo altri 4 dati da analizzare per giungere a conclusioni in merito alla salute del mercato del lavoro.
NIKKEI NEGATIVO, NVIDIA REGINA DELLE MARKET CAP
Mercato fortemente rialzisti, S&P500, Nasdaq e Dow Jones fanno nuovi massimi storici mentre il Russell si riavvicina ai massimi visti nel 2021. Mercato completamente risk-on senza alcun segno di ritracciamento, ad esclusione del Nikkei che sembra voler cedere i massimi dei mesi scorsi a differenza dei mercati americani. In questo contesto aumenta pericolosamente la concentrazione sui titoli ad alta capitalizzazione come Nvidia che diventa di fatto la regina delle market cap a livello globale con un capitale di oltre 3600 miliardi di dollari, é al momento l'azienda piú grande al mondo. A proposito di market cap, le Big 5 (Nvidia, Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet) la loro capitalizzazione é arrivata a 14100 miliardi, messe insieme hanno una capitalizzazione pari alle 20 aziende che si trovano al di sotto nella classifica, una conetrazione di capitali veramente eccessiva che il mercato sembra non notare, anzi, sembra accogliere come se tutto fosse normale. La capitalizzazione esagerata ce la segnala anche il Buffett Indicator, un indicatore fondamentale che mette in relazione il Pil americano con la capitalizzione del mercato azionario nel suo complesso e che arriva ben oltre il 200%, livelli toccati a ridosso della bolla delle dotcom e della crisi dei subprime. La situazione attuale merita attenzione, ma il mercato rimane risk on
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