Le nuove sanzioni imposte dall'amministrazione Biden sulla Russia hanno suscitato preoccupazioni riguardo a un potenziale shock dell'offerta nel mercato del petrolio. Rystad Energy stima che le sanzioni, che mirano a navi che trasportano greggio russo e aziende di estrazione e commercio correlati, potrebbero ridurre le esportazioni fino a 1 milione di barili al giorno. Tuttavia, il breve periodo di attuazione potrebbe limitare l'impatto effettivo sui flussi di petrolio.
Rystad Energy prevede che i prezzi del greggio Brent rimarranno nel range intorno agli 80 dollari al barile, con una probabilità limitata di superare i 90 dollari. La consulenza energetica suggerisce che l'attuale shock potrebbe durare diverse settimane. È interessante notare che le precedenti sanzioni globali contro la Russia nel 2022 non hanno ridotto significativamente la produzione o le esportazioni russe, con i prezzi che sono rapidamente tornati sotto i 100 dollari al barile.
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileGoldman Sachs, tuttavia, indica che le sanzioni potrebbero spingere il Brent a testare il livello di 85 dollari al barile. I prezzi attuali sono sopra gli 81 dollari al barile.
Incertezze sull'Offerta Futura
Rimangono diverse incertezze, tra cui potenziali cambiamenti di politica sotto una nuova amministrazione Trump e la strategia di produzione dell'OPEC+ oltre il primo trimestre di quest'anno, periodo durante il quale il cartello ampliato mantiene i tagli alla produzione.
Analisi Tecnica
Il greggio Brent ha aperto con un significativo gap al rialzo oggi, superando gli 81 dollari al barile e il livello di ritracciamento Fibonacci del 50% della recente discesa. Il prossimo livello di resistenza chiave è intorno agli 82 dollari al barile, che coincide con i massimi locali di agosto 2024. Una resistenza cruciale si trova anche a 83 dollari al barile, rappresentando il ritracciamento Fibonacci del 61,8%.
Fonte: xStation5
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