EUROPA, DATI MISTI E MERCATI DEBOLI
Europa sicuramente negativa nel corso della mattinata con il Dax che si dimostra essere uno dei peggiori indici della giornata con un calo oltre il -1%, seguito successivamente dal Ftse Mib, Cac40 e Ibex. Pil Spagna oltre le aspettative al 3,4%, un dato sicuramente oltre le aspettative cosi come quello della Francia che esce a 1,3%, guidato molto probabilmente dall'indotto dovuto alle Olimpiadi estive. Male il Pil della Germania che esce negativo a -0,2%, male anche il Pil dell'Italia che esce a 0,4%, ben al di sotto delle aspettative che vedevano uno 0,7%. Oltre a queste dati, abbiamo visto l'uscita dell'inflazione in Spagna, uscita in linea con le stime e sopra il dato precedente, ora a 1,8%. Sale anche l'inflazione in Germania che di fatto sale ora al 2% riportandosi al target medio europeo. In questo contesto il Pil dell'Europa esce allo 0,4%, un Pil veramente basso, segno del fatto che alcune economie come Italia e Germania, in palese rallentamento sia sul lato dell'inflazione (Italia) e della produttivitá (Germania), iniziano a pesare fortemente sull'andamento economico complessivo. A livello tecnico l'Eurostoxx 50, l'indice delle aziende a piú alta capitalizzazione in Europa gira in negativo su base mensile e trascina anche il Dax che ora presenta il segno rosso da inizio mese. In sostanza, a fine mese, i grafici iniziano a girarsi e ancora mancano dati importantissimi come i dati di domani relativi ai tassi di interesse in Giappone, le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione e le trimestrali pesanti di Apple e Amazon.
Grafico di Eurostoxx50 su base Mensile - Fonte: Xstation
IL DATO ADP E I DATI DEL MERCATO DEL LAVORO
Il primo dato rilevante uscito nel pomeriggio é stato sicuramente quello relativo agli ADP, ossia i dati di Automatic Data Processing sul mercato del lavoro. Il dato é uscito a dir poco eccezionale con una variazione di +233k unitá contro le 115k inizialmente messe in conto dalle stime. Questo dato, seppur meno importante dei Jolts o delle richieste di sussidi di disoccupazione, getta confusione sulla lettura dei dati del mercato del lavoro che di fatto dovrebbero confermare quello che é l'andamento di lungo periodo del tasso di disoccupazione, ossia un andamento al rialzo. Si attende di continuo un dato che vada a confermare questa tendenza, confermata di fatto da alcuni dati negativi usciti di recente che segnano dei veri e propri record. Per citarne alcuni abbiamo avuto il record di aumento delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, +35k in una sola settimana, evento che non si manifestava da prima della pandemia (2020), oppure il record delle richieste continue di sussidi che si riportano a 1897k, livello visto solamente nel 2018. Altro record quello di ieri dei Jolts che si riportano ai livelli del 2018, anche qui record pluriennale. Altro dato interessante é quello relativo alle revisioni avvenute sui Nonfarm Payrolls, siamo a ben 15 dati rivisti in negativo su 19 usciti da gennaio 2023, altro record che non si vedeva stavolta dal 2008. In sostanza, la lettura del mercato del lavoro, guidata da un tasso di disoccupazione che fino a prova contraria sale da metá 2023, ,e sporcata da alcuni dati che risultano sorprendentemente positivi. Vedremo domani l'uscita del report Challenger che pronostica tagli per 95k unitá di posti di lavoro e le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione.
PIL USA E MERCATI
Pil deludente rispetto le aspettive. L'attesa era per una conferma del 3% mentre il dato esce al 2,8%. I mercati sembrano quasi non reagire al dato che di fatto non ha avuto effetto sui mercati. Molto probabilmente, vista l'alta concentrazione di titoli ad alta capitalizzazione sull'equity americano, si attendono le trimestrali cosí come successo nella giornata di ieri. Oggi sará il turno di Microsoft e Meta mentre domani toccherá ad Apple e Amazon. Di fatto questa settimana, ad eccezione di Nvidia, escono le trimestrali di 4 delle Big 5 dei mercati americani, in sostanza questa e una settimana decisiva che si deciderá tutta il 1 novembre quando uscirá il dato sul tasso di disoccupazione e i Nonfarm Payrolls. Al momento quindi i mercati attendono le trimestrali, é una settimana di attesa fino ai dati di venerdí che saranno a dir poco cruciali a pochi giorni dalle elezioni americane.
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