Mercati negativi prima del dato
Mercati che hanno visto ieri una giornata molto negativa, soprattutto in Europa dove abbiamo assistito a dei veri e propri crolli con entitá importanti. In Usa i ribassi sono stati sicuramente piú contenuti, con Nasdaq e S&P500 che provano a scendere senza grandi movimenti, mentre ci rpova il Dow Jones con un ribasso vicino al -0,8%, nel contempo Russell prova un ritracciamento importante di oltre il -1,5%. Ribassi tecnici che erano giá partiti nelle prime ore del mattino europeo e che si sono manifestati principalmente nel corso del pomeriggio, preparando quindi la giornata oggi che vedrá l'uscita del tasso di inflazione Usa.DATI PESSIMI E MERCATI EUROPA RIBASSISTI
Ieri abbiamo visto l'uscita di dati importanti come ad esempio la Disoccupazione Uk, dato che ha sorpreso in negativo in quanto prevista uscire al 4,1% dal 4% di partenza, dato uscito poi al 4,3%, il rialzo percentuale piú alto da 1 anni a questa parte. Disoccupazione oltre le attese, attenzione agli Uk perche presentano una situazione delicata dal punto di vista macro in quanto hanno ancora il differenziale tra tassi e inflazione ancora molto alto, pertanto se dovesse peggiorare la disoccupazione dovremmo vedere in futuro una BoE aggressiva. Male anche gli indici Zew sul sentiment economico in Europa e in Germania, dati nettamente peggiori rispetto alle attese. In questo contesto i mercati avevano giá aperto in negativo e hanno inizialmente provato a rimbalzare, per poi crollare nel corso del pomeriggio a ridosso dell'apertura del cash Usa. Crolli di oltre il -1,8% per Dax, Ftse Mib, Cac40, Ibex e Eurostoxx50, ribassi veramente molto consistenti in termini di entitá e che preparano il terreno per la giornata di oggi quando uscirá il dato sull'inflazione USA
OGGI INFLAZIONE USA
Oggi l'inflazione Usa prevista al rialzo dal 2,4% al 2,6%, un dato che viene confermato anche da Truflation che vede un'inflazione a ridosso del 2,7%. Una fiammata rialzista inaspettata per via della trasmissione dei tassi all'economia reale, una reazione alquanto veloce considerando che solitamente servono mesi per vedere gli effetti dei tagli dei tassi. L'economia, cosí come viene solitamente definita da Powell, é forte e resiliente e un'inflazione che risale su questi livelli sembra esserne la prova, il problema riguarda principalmente il mercato del lavoro i cui dati usciranno domani. Il problema degli Usa non riguarda piú l'inflazione, bensí il tasso di disoccupazione in quanto i dati che sono usciti di recente hanno sottolineato come il mercato del lavoro stia peggiorando, con le richieste di sussidi di disoccupazione che raggiungono un nuovo record dal 2018. In sostanza il dato di oggi potrebbe non cambiare le carte in tavola dal punto di vista dei tassi che al momento sono previsti essere tagliati nel corso della prossima riunione del 18 dicembre con una probabilitá del 65% su un taglio di 0,25%.
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