- I sentimenti a Wall Street sono stati molto positivi ieri, con il Nasdaq 100 in rialzo di quasi l'1,9%. Al centro dell'attenzione del mercato ci sono state le azioni di Broadcom, che hanno guadagnato oltre il 6% dopo la notizia che l'azienda è nella fase di progettazione e produrrà chip AI per Apple; la capitalizzazione attuale dell'azienda è di 820 miliardi di dollari. L'indice S&P 500 è salito di quasi lo 0,9%, mentre il DJIA ha perso oltre lo 0,2%.
- L'inflazione CPI di ieri è cresciuta al tasso annuale del 2,7%, come previsto, mentre il core CPI è aumentato del 3,3%; dopo questi dati, i trader prevedono con quasi certezza un taglio dei tassi da parte della Fed a dicembre e ancora tre tagli dei tassi nel corso del 2025, anche se, sullo sfondo della nuova amministrazione e dei potenziali dazi, questa previsione sembra ancora incerta e potrebbe subire variazioni significative. I rendimenti dei titoli di stato statunitensi a 10 anni sono saliti leggermente ieri, al 4,28%.
- Pubblicati ieri, i risultati del colosso del software Adobe (ADBE.US) hanno superato le aspettative, ma le azioni sono scese del 9% nel mercato after-hours statunitense, poiché la società prevede dinamiche di vendita inferiori alle attese. I ricavi sono stati di 5,67 miliardi di dollari contro i 5,61 miliardi previsti, con un utile per azione (EPS) rettificato di 4,81 dollari rispetto ai 4,67 attesi a Wall Street. La società prevede per questo trimestre un EPS rettificato tra 4,95 e 5 dollari rispetto ai 5 attesi, con ricavi tra 5,63 e 5,68 miliardi di dollari rispetto ai 5,72 miliardi previsti da Wall Street.
- L’umore durante la sessione asiatica è stato chiaramente positivo. L'indice cinese Hang Seng guadagna quasi il 2%; il Nikkei giapponese l'1,4% e il KOSPI della Corea del Sud l'1,6%. L’ASX australiano perde quasi lo 0,3%, in seguito a dati "hawkish" sul cambiamento dell'occupazione in Australia. Il cambiamento è stato di 35,6k rispetto ai 25k previsti, dopo 15,9k precedenti; il tasso di disoccupazione è risultato pari al 3,9% contro il 4,2% previsto e il 4,1% precedente.
- L'EURUSD guadagna lo 0,18%, mentre il dollaro canadese registra i maggiori guadagni rispetto al dollaro statunitense; la coppia AUDUSD è in rialzo dello 0,75%, sostenuta da solidi dati sull'economia australiana. L'USDCHF scende leggermente mentre i mercati attendono la decisione della Banca Nazionale Svizzera prevista per oggi alle 8:30 GMT. Gli investitori si aspettano che la banca tagli i tassi di 25 punti base, portandoli allo 0,75%.
- I metalli preziosi sono in rialzo oggi: l'argento guadagna quasi l'1%, il platino e il palladio sono in crescita dell'1,5%. L'oro viene scambiato sopra i 2.700 dollari l'oncia.
- Il petrolio registra un lieve rialzo, mentre il NATGAS aumenta dello 0,5%, raggiungendo 3,36 dollari/MMBtu. La volatilità tra le materie prime agricole è limitata: i futures sul grano e sulla soia sono in calo dello 0,6%.
- Secondo il CEO di Bank of America, Moynihan, le aziende statunitensi considerano le regolamentazioni più favorevoli sotto Trump. Un funzionario del Tesoro USA ha informato che "le entrate, le spese e il deficit degli Stati Uniti di novembre hanno raggiunto livelli record per quel mese".
- Il deficit fiscale statunitense per l'anno 2025 fino a oggi è di 624 miliardi di dollari rispetto ai 381 miliardi di dollari dell'anno fiscale 2024 comparabile. Il saldo di bilancio federale degli Stati Uniti si è attestato a -366,76 miliardi di dollari contro i -356 miliardi previsti e i -257 miliardi precedenti.
- L'attenzione dei mercati è rivolta alle 1:30 di oggi, quando verranno pubblicati i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, il dato sull'inflazione dei produttori di novembre (PPI) e la decisione della Banca Centrale Europea. Il mercato prevede che la BCE taglierà i tassi di 25 punti base; un taglio di 50 punti base, sebbene non impossibile, ha una probabilità molto inferiore.
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