- La sessione di ieri a Wall Street è stata una delle più positive. Il Dow Jones ha guadagnato l'1% avvicinandosi ai massimi storici, mentre l'S&P 500 ha registrato la sua 44esima chiusura record di quest'anno. Anche i contratti sugli indici statunitensi stanno guadagnando leggermente questa mattina.
- I mercati attendono il rapporto sull'IPC degli Stati Uniti per settembre alle 13:30 BST; le aspettative indicano un aumento del 2,3% su base annua (il dato più basso dal 2021) e dello 0,1% su base mensile, così come un'inflazione core del 3,2% su base annua e dello 0,2% su base mensile.
- Tra le aziende BigTech, le azioni di Alphabet (Google) sono state le peggiori performer ieri, con un calo dell'1,5% a causa del rischio di una possibile divisione dell'azienda a seguito di un'indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
- Il colosso taiwanese dei semiconduttori TSMC ha riportato stime di vendite mensili superiori alle aspettative (crescita del 13% su base trimestrale contro previsioni aziendali dell'8-12% e del 39% su base annua); l'azienda ha indicato una forte domanda di AI come principale catalizzatore e prevede un'ulteriore crescita del 9-10% su base trimestrale nel Q4 2024. Oggi si può quindi prevedere un'ondata di ottimismo nel settore dei chip.
- I verbali della Fed di ieri non hanno causato sorprese sui mercati. Il dollaro statunitense ha continuato a rafforzarsi e i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono saliti al 4,07%, con un aumento di circa 5 punti base.
- Le dichiarazioni dei membri della Fed indicano che la Federal Reserve è pronta a rallentare il ritmo dei tagli se necessario. La Fed riconosce i rischi di un'inflazione più alta, ma rimane convinta che l'inflazione scenderà gradualmente verso l'obiettivo del 2%, mentre l'economia e il mercato del lavoro rimarranno in buona salute.
- Mary Daly della Fed ha indicato che quest'anno sono probabili uno o due tagli dei tassi, mentre le aziende statunitensi segnalano circostanze favorevoli a un moderato miglioramento del sentiment.
- L'indice Hang Seng di Hong Kong è in ripresa di quasi il 4% oggi, dopo che la Cina ha annunciato l'acquisto di obbligazioni come metodo per stimolare la crescita economica. La PBoC ha inoltre creato strutture di swap speciali per banche, assicuratori e fondi.
- Grazie al rimbalzo in Cina, l'ASX dell'Australia è aumentato dello 0,5%, sebbene i guadagni in Asia siano stati piuttosto modesti, con l'attenzione del mercato concentrata sul rimbalzo in Cina. Il Nikkei è salito dello 0,3%, mentre il KOSPI è aumentato dello 0,15%.
- L'inflazione dei prezzi alla produzione in Giappone a settembre è aumentata del 2,8% su base annua contro una previsione del 2,3% e il 2,5% di agosto. L'aumento su base mensile è risultato invariato, mentre era atteso un calo dello 0,3%. I prestiti bancari nel paese sono aumentati del 2,7% su base annua. Tuttavia, lo yen non si sta rafforzando e viene scambiato intorno a 149,4, guadagnando lo 0,11%.
- Oro e argento sono in leggero rialzo nella fascia 0,2-0,3%, mentre palladio e platino stanno registrando un recupero vicino all'1,5%. Le materie prime agricole sono per lo più in rialzo, con il grano che guadagna oltre l'1,7% e il cotone uno simbolico 0,4%. Domani gli investitori conosceranno il rapporto aggiornato WASDE dell'USDA sulle stime di offerta e domanda, che potrebbe aumentare la volatilità nel mercato delle materie prime agricole.
- Il petrolio Brent, sostenuto dai guadagni in Cina, guadagna lo 0,6% superando i 77 dollari al barile. Il sentiment nel mercato delle criptovalute rimane costantemente debole, con il bitcoin scambiato sotto i 62.000 dollari.
- I rapporti di ieri indicano che Joe Biden e il presidente israeliano Netanyahu hanno avuto una conversazione costruttiva e importante sulla risposta all'Iran e all'escalation in Medio Oriente; subito dopo, Washington ha indicato che una ripetizione della tragedia di Gaza nella zona del Libano non accadrà, il che può essere visto come un tentativo di de-escalation.
- OpenAI prevede di raggiungere la redditività nel 2029, ma entro allora si aspetta perdite totali superiori a 44 miliardi di dollari.
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