In Europa il mercato ha avuto una reazione simile a quella giapponese, con un forte ribasso immediato, ma nel corso della giornata abbiamo avuto un recupero che di fatto non ha portato gli indici azionari europei al ritorno in territorio positivo. Il Dax tedesco rimane ancora al di sopra dei 17700 punti, a ridosso dei massimi storici, mentre il Ftse Mib rimane intorno ai 33300 punti. Entrambi gli indici azionari rimangono comunque in territorio negativo con ribassi relativamente contenuti: Dax intorno al -0,4% mentre il Ftse Mib si attesta intorno al -0,3%
Sui mercati americani le contrattazioni proseguono attorno ai minimi visti venerdì con alcuni titoli del comparto tech in forte recupero nel pomeriggio: Apple si riporta ampiamente sopra i 172,50 dollari ad azione, ottimo anche il recupero di Google che si avvicina ai 140$ dopo i forti ribassi visti nelle scorse giornate di negoziazione. Prosegue il forte ritracciamento di Meta che si porta sotto i 490 dollari ad azione proseguendo i ribassi di venerdì, mentre Nvidia rimane sotto soglia 880 dollari ad azione rimanendo sui minimi dopo il fortissimo ribasso dai massimi visti venerdì, un ribasso dai massimi dell'entità di oltre il 10%.
Da segnalare sul mercato valutario il cambio USDJPY che si trova sui minimi mensili di febbraio interrompendo momentaneamente il forte trend rialzista visto da inizio anno. Questo cambio è da tenere sotto osservazione vista la delicata situazione da gestire da parte della Bank of Japan, unica banca centrale che dovrebbe alzare i tassi di interesse per uscire da un periodo di decadi senza inflazione.
Altro asset da tenere sotto osservazione è sicuramente Bitcoin che ha raggiunto i suoi nuovi massimi storici a ridosso dei 72400$ e che potrebbe essere oggetto di fortissimi movimenti ed alta volatilità fino a fine mese, periodo in cui si tireranno le somme a livello tecnico per poter fornire nuove valutazioni in merito a possibili target futuri, siano essi ribassisti o rialzisti. Al momento il trend di fondo rimane “pericolosamente” long.
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