- Gli indici statunitensi hanno chiuso ieri in ribasso con il NASDAQ in calo dello 0,6%; le flessioni prevalgono anche in Asia, dove il NIKKEI giapponese e il KOSPI coreano sono stati particolarmente colpiti in quanto entrambi sono scesi dell'1,4% questa mattina, Hang Seng è in ribasso dello 0,5%, mentre Shanghai Composite non si sta muovendo
- Il dollaro australiano è in testa ai guadagni tra le valute del G10, sebbene non sia stato un rialzo particolarmente ampio (0,15%)
- La banca del Messico ha tagliato il suo tasso principale di 25 pb al 7,75%, come ampiamente previsto, questa mattina la MXN è tradata in rialzo dello 0,1% rispetto al dollaro USA
- L'inflazione da Tokyo a settembre ha sorpreso leggermente al ribasso con un valore dello 0,4% su base annua mentre si prevedeva un rialzo dello 0,5% su base annua; anche l'indicatore di base che esclude gli alimenti freschi ha deluso, mostrando un calo allo 0,5% dallo 0,7%, mentre le aspettative avevano indicato un calo allo 0,6%
- I profitti delle società industriali cinesi sono diminuiti del 2% su base annua ad agosto, dopo essere cresciuti del 2,6% su base annua nel mese precedente
- Il governo francese ha mostrato un budget per il 2020 con l'imposta sul reddito più bassa per gli individui che sono scesi dall'14% all'11%; tagli fiscali complessivi per le imprese a circa 1 miliardo di euro, mentre quelli alle famiglie a circa 9 miliardi di euro; il deficit del prossimo anno dovrebbe ammontare al 2,2% dopo il 3,1% previsto per quest'anno
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