- Le azioni statunitensi hanno concluso il trading di mercoledì con guadagni moderati dopo che Donald Trump ha dichiarato che un accordo con la Cina potrebbe avvenire "prima di quanto si pensi"; Il NASDAQ ha guadagnato l'1%, mentre Dow Jones e SP500 sono in rialzo dello 0,6%
- D'altro canto, il sentimento del mercato sembra peggiorare in Asia con Shanghai Composite in ribasso fino allo 0,7% al momento della scrittura (gli investitori cinesi non sembrano credere alle parole di Trump); NIKKEI è in rialzo dello 0,3% mentre il KOSPI coreano è in ribasso dello 0,4%
- Nello spazio FX il dollaro neozelandese è in rialzo dello 0,5% rispetto al dollaro americano a seguito di un discorso del governatore Adrian Orr, il quale ha affermato che è improbabile che occorrano strumenti di politica monetaria non convenzionali aggiungendo che la RBNZ è soddisfatta del risultato della sua decisione di data (ovvero una riduzione del tasso di 50 bps)
- Il rendimento delle obbligazioni statunitensi a 10 anni ha restituito alcuni dei guadagni ottenuti mercoledì pomeriggio, poiché il picco è sceso di 4 pb e ora trada di poco inferiore all'1,7%
- Gli Stati Uniti imporranno "sanzioni a determinate società cinesi per aver consapevolmente intrapreso una transazione significativa per il trasporto di petrolio dall'Iran, inclusa la conoscenza di comportamenti sanzionabili, contrariamente alle sanzioni statunitensi", ha affermato Michael Pompeo in una nota
- Gli Stati Uniti hanno ritirato la minaccia di imporre tariffe sulle automobili provenienti dal Giappone dopo che entrambi i paesi hanno raggiunto un accordo commerciale limitato mercoledì
- L'ex ministro delle finanze tedesco Schaeuble ha chiesto una rivalutazione della politica fiscale per far fronte alle sfide derivanti dal cambiamento climatico e dalla digitalizzazione, riferisce Reuters
- La Fed di New York ha deciso di aumentare la quantità di liquidità offerta nei pronti contro termine overnight e in 14 giorni rispettivamente a $ 100 miliardi ($ 75 miliardi precedenti) e $ 60 miliardi ($ 30 miliardi precedenti)
- Sabine Lautenschlaeger ha informato mercoledì che, il 31 ottobre, si dimetterà dal suo incarico di membro del consiglio di amministrazione e del consiglio direttivo della Banca centrale europea
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