- Gli indici statunitensi hanno chiuso in rialzo le negoziazioni di ieri, guidati dai titoli tecnologici. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,74%, il Dow Jones lo 0,58% e il Nasdaq l'1,13%. Il Russell 2000 a piccola capitalizzazione ha guadagnato lo 0,5%
- Il sentiment verso il settore tecnologico è stato sostenuto dalla buona performance delle azioni Microsoft e Nvidia, che sono salite a nuovi massimi storici
- Gli indici dell'Asia-Pacifico sono stati scambiati in rialzo oggi, seguendo l'esempio positivo di Wall Street di ieri. L'S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,3%, il Kospi lo 0,7%, il Nifty 50 lo 0,4% e gli indici cinesi hanno guadagnato lo 0,1-0,6%. Il Nikkei è rimasto indietro con un calo dello 0,1%.
- I futures sul DAX puntano ad un'apertura leggermente in rialzo della sessione cash europea di oggi
- L'USD continua a ritirarsi in un contesto di calo dei rendimenti statunitensi. L'indice USD si è spostato al livello più basso degli ultimi 3 mesi
- Il ministro del Petrolio iraniano Owji ha affermato che la produzione di petrolio nel paese dovrebbe raggiungere i 3,6 milioni di barili giornalieri entro la fine del primo trimestre del 2024
- Gli Emirati Arabi Uniti aumenteranno il loro obiettivo di produzione di petrolio a 3,075 milioni di barili al giorno nel gennaio 2024
- JPMorgan prevede che il prezzo del Brent raggiungerà una media di 83 dollari al barile nel 2023 e di 81 dollari al barile nel 2024. Il prezzo medio nel 2025 è previsto a 75 dollari al barile in un contesto di decelerazione della domanda
- I verbali della RBA mostrano che la Banca prevede un aumento del rischio di aspettative di inflazione se i tassi non vengono aumentati. Inoltre, la Banca ha affermato che le previsioni sull'inflazione del personale presuppongono uno o due ulteriori aumenti dei tassi
- Le principali criptovalute si stanno ritirando oggi: Bitcoin scende dello 0,2%, Ethereum viene scambiato in ribasso dello 0,4% e Dogecoin perde l'1,1%
- Le materie prime energetiche vengono scambiate in modo contrastante: il petrolio scende dello 0,4% mentre i prezzi del gas naturale negli Stati Uniti salgono dello 0,7%
- I metalli preziosi vengono scambiati in modo misto: l'oro guadagna lo 0,6%, l'argento viene scambiato in rialzo dello 0,9%, il platino scende dello 0,3% e il palladio crolla dell'1,2%
- NZD e JPY sono le principali valute con le performance migliori, mentre CAD e USD sono le peggiori
L’indice USD (USDIDX) continua a scendere insieme al calo dei rendimenti statunitensi. Ieri l'indice si è spostato al livello più basso degli ultimi 3 mesi e sta tentando di scendere al di sotto della zona di supporto di 103,35, contrassegnata dalle precedenti reazioni dei prezzi e dalla media mobile di 200 sessioni (linea viola). Fonte: xStation5
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