- Il Nikkei giapponese ha guadagnato l'1,25%, l'S&P/ASX 200 è salito dello 0,7%, il Kospi è salito dell'1,0%, gli indici della Cina sono saliti dello 0,7%
- Le azioni asiatiche hanno registrato un rialzo grazie ai guadagni delle azioni statunitensi e al minimo di due anni nel tasso di inflazione statunitense, riducendo la pressione del mercato globale dovuta all'aumento dei tassi di interesse
- Gli indici asiatici sono stati alimentati dai rialzi di Hong Kong, Giappone e Australia; Le azioni di Sony sono aumentate del 4,75% a Tokyo dopo l'aggiornamento della raccomandazione di Goldman Sachs
- I titoli tecnologici cinesi hanno guadagnato per il quarto giorno consecutivo a seguito di un incontro tra il premier cinese Li Qiang e i dirigenti delle imprese tecnologiche, alimentando le speranze di una fine della repressione del governo sul settore
- Ieri l'S&P 500 ha raggiunto il livello più alto dal 20 aprile 2022, sovraperformato dal Nasdaq 100
- L'indice del dollaro continua a scendere; il NZD è la valuta più forte nel mercato forex di oggi. D'altra parte, lo JPY è il più debole, dopo diversi giorni di forte performance.
- La bilancia commerciale effettiva della Cina di 70,62 miliardi di USD è stata inferiore ai 74,9 miliardi previsti, riflettendo i problemi globali della lentezza del commercio e della stagnazione economica
- Goldman Sachs prevede che la Banca del Canada implementerà un ulteriore aumento dei tassi di 25 punti base a ottobre
- Il PMI manifatturiero della Nuova Zelanda ha toccato il punto più basso da novembre 2022 a 47,5, con otto degli ultimi dieci mesi che hanno mostrato un'attività inferiore a 50,0
- Il sondaggio Inflation Expectations del Melbourne Institute ha mostrato che le aspettative medie dei consumatori australiani per la crescita dei prezzi nei prossimi 12 mesi erano del 5,2%, in linea con i risultati precedenti e leggermente superiori alle aspettative
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Dopo più di una settimana di solido apprezzamento dello yen giapponese, oggi USDJPY corregge leggermente. Tuttavia, USDJPY si sta ancora consolidando al di sotto di 140. I ribassi di ieri sono stati più dovuti alla debolezza del dollaro rispetto alla maggior parte delle valute.
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