- Gli indici nella regione Asia-Pacifico rimangono chiusi soprattutto in Giappone, Corea del Sud e Cina, tra gli altri. L'indice S&P ASX 200 australiano perde lo 0,25%. La Cina ha iniziato una pausa di Capodanno di due settimane e per questo motivo i mercati rimarranno chiusi fino al 17 febbraio.
- Nella prima parte della sessione del mercato forex non si registrano movimenti di rilievo. Il dollaro neozelandese è una delle valute più deboli, perdendo lo 0,2-0,4% rispetto al resto delle valute.
- UBS è ottimista riguardo al dollaro australiano nel 2024, citando diversi fattori locali, tra cui i prezzi delle materie prime, che hanno mostrato resistenza nonostante lo stato ancora poco promettente dell’economia cinese.
- Il governatore della RBNZ Orr ha dichiarato che l'inflazione rimane troppo elevata, motivo per cui la Reserve Bank of New Zealand ha recentemente mantenuto il tasso di interesse al 5,5%.
- Venerdì l'agenzia Moody's ha declassato il rating del debito di Israele, avvertendo che la guerra in corso nella Striscia di Gaza e una possibile guerra nel nord con Hezbollah potrebbero avere un impatto negativo sull'economia israeliana.
- Il presidente della Federal Reserve Bank di Dallas, Lorie Logan, ha dichiarato venerdì alla fine della giornata che non vi è alcuna necessità urgente di abbassare i tassi di interesse, anche se sono stati compiuti "enormi progressi" nella riduzione dell'inflazione. Il capo della Banca vuole la conferma della sostenibilità del calo dell'inflazione nei prossimi dati.
- Non ci sono grandi cambiamenti nel mercato delle materie prime energetiche. Natgas, che scende di oltre il 2,7%, è ancora una volta il leader dei ribassi, e il petrolio cerca una direzione.
- Durante il fine settimana, il mercato delle criptovalute ha continuato a salire. L'attenzione degli investitori si è concentrata principalmente sul Bitcoin, che ancora una volta ha realizzato i rialzi maggiori, raggiungendo i massimi di due anni di circa 48.000 USD. Ethereum rimane altrettanto alto a 2.500 USD.
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