- Gli indici statunitensi hanno terminato le contrattazioni di ieri in ribasso: l'S&P 500 ha perso l'1,18%, il Dow Jones è sceso dello 0,76% mentre il Nasdaq ha ceduto l'1,76%.
- I futures degli indici statunitensi hanno recuperato alcune perdite dopo la chiusura della sessione di Wall Street, in seguito alla pubblicazione di solidi risultati trimestrali da parte di Amazon.
- Le azioni di Amazon hanno guadagnato oltre il 5% nelle contrattazioni after-hours dopo che la società ha riportato nel Q3 un fatturato di 143,1 miliardi di dollari (previsto 141,4 miliardi di dollari) e un EPS di 0,94 dollari (previsto 0,58 dollari). AWS è cresciuta del 12% grazie alla continua stabilizzazione della crescita del business del cloud.
- L'esercito statunitense ha colpito nella notte due obiettivi utilizzati da gruppi sostenuti dall'Iran in Siria. Le strutture colpite sono depositi di armi e munizioni. Il Pentagono ha spiegato che si tratta di una rappresaglia per gli attacchi contro le truppe statunitensi nella regione e non è direttamente collegata alla guerra tra Hamas e Israele.
- Gli indici dell'Asia-Pacifico sono saliti oggi: il Nikkei ha guadagnato l'1,2%, l'S&P/ASX 200 è salito dello 0,2%, il Kospi ha aggiunto lo 0,1% e il Nifty 50 è salito dello 0,8%. Gli indici cinesi sono saliti dello 0,5-1,5%.
- I futures sul DAX indicano un'apertura più o meno piatta della sessione europea di oggi.
- Goldman Sachs prevede che la BCE inizierà a tagliare i tassi nel terzo trimestre del 2024. Nel frattempo, UBS ha dichiarato che è troppo presto per considerare un taglio dei tassi della BCE.
- Secondo i media statali cinesi, la People's Bank of China potrebbe decidere di tagliare il coefficiente di riserva obbligatoria prima della fine dell'anno per sostenere l'economia e l'emissione di titoli di Stato.
- L'inflazione PPI australiana ha accelerato dallo 0,5% QoQ nel 2° trimestre 2023 all'1,8% QoQ nel 3° trimestre 2023. Su base annua, l'inflazione PPI è rallentata dal 3,9% al 3,8% a/a.
- L'inflazione CPI nell'area giapponese di Tokyo ha accelerato dal 2,5 al 2,7% a/a in ottobre (attesa 2,5% a/a).
- Le criptovalute sono in calo - Bitcoin scende dello 0,4%, Ethereum dello 0,7% e Dogecoin dell'1,5%.
- I metalli preziosi sono in rialzo: l'oro guadagna lo 0,1%, l'argento aggiunge lo 0,3% e il platino sale dello 0,5%.
- Le materie prime energetiche sono in rialzo: il petrolio guadagna l'1,1%, mentre i prezzi del gas naturale statunitense salgono dello 0,9%.
- AUD e CAD sono le valute più performanti, mentre CHF e USD registrano un calo maggiore
I tori sul WTI (OIL.WTI) sono riusciti a difendere ancora una volta l'area di 83 dollari, contrassegnata dal ritracciamento del 38,2% del recente movimento al rialzo. Tuttavia, il prezzo rimane vicino e non si può escludere un altro test di questo supporto. Fonte: xStation5
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