BOJ TASSI FERMI, DATI EUROPEI DA SOGNO E DATI AMERICANI IN CHIAROSCURO
Bank of Japan lascia i tassi fermi, non vuole alzarli, troppo debito in pancia alla Bank of Japan che vede un rialzo dei tassi come una vera e propria arma a doppio taglio. Il mercato mette pressione e lo Yen, almeno per oggi, ritraccia mentre il Nikkei crolla dopo aver effettuato l'ennesimo test dei massimi di settembre, tentativo fallito di rialzo dopo i forti ribassi di agosto. I dati europei vedono un'inflazione al 2% e una disoccupazione in calo al 6,3%, i minimi storici per la disoccupazione europea, un vero e proprio sogno pronto ad essere infranto dal deterioramento delle condizioni macroeconomiche globali che continuano ad essere mascherate da una retorica ciecamente ottimista che mal si sposa con alcuni dati che vediamo provenire dal motore dell'economia mondiale, ossia gli Usa. Oggi PCE in calo al 2,1%, ci si avvicina al target, le richieste iniziali e continue di sussidi disoccupazione scendono di poco e si fanno belle prima dell'uscita del tasso di disoccupazione di domani e i nonfarm payrolls. Malissimo i dati PMI di Chicago che escono a 41,6, un dato pessimo considerando le attese che vedevano un dato passare dal 46,6 a 47, in pratica ci si aspettava un risultato diametralmente opposto a quello uscito.
UK SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
Movimenti anomali su GbpUsd che vede parecchia volatilitá e assenza di direzionalitá mentre EurUsd prova il rimbalzo da livelli che di lungo periodo sembrano essere favorevoli per un apprezzamento di euro contro dollaro. Sterlina, che incorpora un tasso di interesse al 5%, continua a soffrire e si riporta oggi a 1,2850, un calo di circa una figura dai massimi. L'attenzione peró si sposta sul Gilt a 10 anni, il titolo di Stato benchmark che vede i rendimenti salire al 4,52% per poi ritornare al 4,43%, situazione che molto probabilmente potrebbe rientrare giá da prossima settimana. Il 7 novembre, oltre alla Fed, sará il turno della Bank of England per i tassi di interesse, una BoE che fino ad ora si é dimostrata parecchio ottimista sull'economia Uk ma che di fatto non ha preso in considerazione l'andamento dell'inflazione che si é giá riportata al 2% e che grida al taglio dei tassi aggressivo oramai da mesi, taglio non preso minimamente in considerazione dalla BoE. Molto probabilmente, secondo i dati e le correlazioni macro attuali, aspettiamoci un taglio dei tassi aggressivo da parte della BoE, un taglio almeno di uno 0,5%, lo spread tra tasso di interesse e inflazione é troppo alto per essere sostenuto nel lungo periodo.
MERCATI DEBOLI E BRUTTE CHIUSURE MENSILI
Giornata da dimenticare per chi si aspettava dei rimbalzi post-trimestrali. Le trimestrali sono uscite positive, il mercato punisce l'ottimismo e crolla sotto ogni punto di vista. Crollano gli europei, reduci da numeri ottimi, crollano gli asiatici e gli americani, soprattutto questi ultimi con titoli come Super Micro Computers che allunga anche oggi al ribasso con -12% dopo l'uscita di scena di EY sull'auditing della compagnia. Da martedí, il titolo ha perso circa il -45%. Oggi crolla tutto, perdite oltre il -4% per Nvidia, Microsoft, Meta, Palantir, Broadcom, crolli intorno al -3% per Amd, Intel, Tesla e Amazon. Brutta giornata per le chiusure mensili che su tutti gli indici, a poche ore dalle trimestrali di Apple e Amazon, risultano tutte negative. Il ribasso é corale, una vera giornata da bear market corredata dal forte aumento del Vix che si riporta a ridosso dei 23.
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