Oggi i dati ADP e Powell
Mercati estremamente rialzisti quelli che stiamo vedendo negli ultimi giorni con le forti accelerazioni rialziste sul Dax in Europa e sul Nasdaq in Usa, mercati che risultano particolarmente sovrapprezzati su base fondamentale ma che sembrano non sentire ragioni. Ieri i Jolts hanno dimostrato come il mercato del lavoro Usa sia relativamente sano, ma di fatto il trend ribassista di questo dato rimane assolutamente invariato rispetto agli scorsi mesi, di fatto nulla cambia. Oggi i Pmi Europa sul settore dei servizi, gli Adp in Usa e un'uscita pubblica di Powell nel tardo pomeriggio.JOLTS BUONI MA TREND INVARIATO
Il dato é stato letto come un dato ottimo con un numero di posti di lavoro vacanti in aumento, mentre aumentano le cessazioni di rapporti lavorativi, questi ultimi visti come un segnale di fiducia da parte del lavoratore americano. Osservando le tendenze lunghe di questo dato possiamo osservare come di fatto il trend rimane assolutamente invariato rispetto a ció che vediamo solitamente da qualche mese a questa parte, pertanto non sembra esserci alcun elemento di sorpresa o qualcosa che ci spinga a pensare che la situazione del mercato del lavoro stia migliorando. Inoltre osservando come i Jolts e il Tasso di Disoccupazione si stanno muovendo, possiamo notare come il numero di disoccupati si stia avvicinando sempre di piú al numero di posti di lavoro vacanti, un segnale non proprio eccezionale per il mercato del lavoro. Solitamente quando i Jolts scendono nel lungo periodo vediamo un aumento del tasso di disoccupazione e viceversa.
In giallo il tasso di disoccupazione Usa, in bianco i dati Jolts. Fonte: Tradingview - David Pascucci
MERCATI RIALZISTI
Mercati ancora rialzisti con il Dax che va a fare nuovi massimi storici, cosi come il Nasdaq che ieri aggiorna i nuovi massimi storici sul finire della serata. Dal punto di vista fondamentale si osserva sempre il Buffett Indicator, indicatore che mette in relazione la capitalizzazione totale del mercato azionario americano con il Pil Usa. La soglia attuale del 208% é stata toccata raramente e risulta essere superiore a quella vista durante lo scoppio della bolla delle dotcom. Questo non significa che i mercati azionari debbano scendere nell'immediato, ma di fatto rappresenta un campanello di allarme considerando anche il fatto che vediamo un flight to quality sull'obbligazionario alquanto generalizzato su tutti i titoli din Stato delle maggiori economie. Il Bun tedesco é ritornato a ridosso del 2% eguagliando l'inflazione europea, il nostro Btp vede i rendimenti intorno al 3,2% mentre scendono di nuovo i rendimenti dei titoli francesi che si riportano a ridosso del 2,9%. In sostanza i mercati sono sí rialzisti ma solamente a livello tecnico esprimono questa forza, a livello fondamentale i dubbi sulla tenuta di lungo periodo di questo trend iniziano a farsi sempre piú fondati. Il Nikkei stanotte rimane sostanzialmente fermo al di sotto dei massimi dei mesi scorsi, livelli che rappresentano un vero e proprio test per il trend di lungo periodo di questo indice e di tutto il mercato azionario. Come detto nelle precedenti relazioni, il Nikkei rappresenta l'ago della bilancia del vero andamento dei mercati azionari globali per via della sua debolezza strutturale.
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