I prezzi dell'oro sono scesi oggi al livello più basso dal 20 settembre, segnando la più grande correzione dell'anno.
La correzione iniziata il 31 ottobre ha già raggiunto circa il 7%, ovvero 200 dollari per oncia. Il calo è legato al cosiddetto "Trump Trade," caratterizzato da un rafforzamento del dollaro USA e dall’aumento dei rendimenti. Le aspettative di una maggiore inflazione sotto le politiche di Trump potrebbero spingere il tasso di interesse neutro più in alto rispetto alle previsioni iniziali. Considerando la prospettiva di tagli dei tassi fino al 3,75% entro la fine del prossimo anno e assumendo un premio di rischio sui titoli obbligazionari, i rendimenti potrebbero non diminuire significativamente con ulteriori riduzioni dei tassi.
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileI rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno raggiunto il 4,4%. Fonte: XTB.
L'oro sta attualmente attraversando la correzione più significativa dell'anno, superando i 200 dollari per oncia. Il prezzo sta ora testando il livello di $2.600, che coincide con il ritracciamento di Fibonacci del 38,2% rispetto all'ultimo grande trend rialzista. Il prossimo livello di supporto rilevante si trova a $2.550, in corrispondenza del ritracciamento di Fibonacci del 50%. Tra $2.550 e $2.600 si nota la trendline ascendente tracciata sui minimi di quest'anno e la media mobile a 100 periodi. La stagionalità suggerisce un potenziale rimbalzo tra fine novembre e inizio dicembre.
Fonte: xStation5
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