💵US CPI report scheduled on 1:30 PM BST may increase US dollar volatility
Il rapporto sull'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti, che sarà pubblicato oggi alle 14:30 CEST, sarà la lettura macroeconomica più importante della settimana, offrendo maggiori indicazioni su se i dati statunitensi, davvero molto solidi visti di recente, si tradurranno in un aumento dell'inflazione e metteranno maggiore pressione sulla comunicazione accomodante della Fed. Wall Street sta negoziando vicino ai massimi storici prima del rapporto, e i rialzisti non sono stati spaventati dal rafforzamento del dollaro e dai rendimenti decennali, che sono saliti al 4,09%, recuperando quasi 46 punti base dai minimi di settembre.
Un rapporto significativamente al di sopra delle previsioni potrebbe rafforzare notevolmente il dollaro e portare a un'altra ondata di aumento dei rendimenti, giustificando al massimo un solo taglio dei tassi quest'anno. Al contrario, un CPI inferiore o in linea con le previsioni potrebbe rassicurare il mercato sul fatto che la Fed non sarà costretta a cambiare la sua comunicazione (almeno in questa fase), e che le pressioni sui prezzi nell'economia stanno diminuendo. La Fed sarà costretta a rinunciare al suo annuncio di un "ciclo aggressivo" di tagli?
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileCosa aspettarsi dal rapporto di oggi?
- L'inflazione CPI è prevista in calo al 2,3% su base annua rispetto al precedente livello del 2,5% su base annua. I minori costi energetici dovrebbero essere principalmente responsabili del calo.
- Su base mensile, la lettura è prevista allo 0,1% m/m, contro un precedente aumento dello 0,2% m/m.
- L'inflazione core, che è più rilevante dal punto di vista della Fed, dovrebbe rimanere stabile al 3,2% su base annua, in linea con la lettura precedente.
- Su base mensile, la crescita è prevista allo 0,2% m/m, leggermente inferiore rispetto alla lettura precedente dello 0,3% m/m. Una crescita dello 0,2% m/m è coerente con il raggiungimento dell'obiettivo d'inflazione entro il periodo previsto.
- È interessante notare che il calo dei prezzi delle automobili si è chiaramente rallentato di recente, quindi l'impatto dei loro prezzi sarà probabilmente marginale. Nelle letture recenti, i prezzi delle auto e dei pezzi di ricambio hanno avuto un impatto significativo sul contenimento dell'inflazione.
- L'inflazione degli affitti e l'aumento dei prezzi degli hotel continueranno a essere uno dei principali motori dell'inflazione.
- Anche i salari più elevati sono un fattore che suggerisce che l'inflazione core rimarrà elevata.
I prezzi del carburante sono diminuiti in modo significativo, il che probabilmente porterà a un calo dell'inflazione. Il sottoindice dei prezzi del settore dei servizi è rimasto relativamente invariato nelle letture recenti. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
Il calo dei prezzi delle automobili si è chiaramente rallentato. Sebbene la disinflazione su base annua sia evidente, un aumento mensile dei prezzi non è da escludere. Ciò indica una pressione continua sui prezzi di fondo. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
L'inflazione degli affitti è recentemente rimbalzata, sebbene l'indicatore anticipatore a 18 mesi, rappresentato dai prezzi Case Shiller, indichi che l'inflazione degli affitti dovrebbe continuare a diminuire per diversi mesi. L'inflazione degli affitti è uno dei principali fattori che influenzano sia l'inflazione complessiva che quella core. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
Perché l'inflazione è importante per la Fed?
Le recenti dichiarazioni dei membri della Fed suggeriscono che, nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio e i solidi dati sul mercato del lavoro, il consenso all'interno della Federal Reserve è che le pressioni sui prezzi siano comunque sotto controllo e ancora in linea per raggiungere l'obiettivo del 2%.
D'altro canto, i verbali di ieri hanno mostrato che la decisione di tagliare i tassi di 50 punti base a settembre non è stata ovvia, rendendo, secondo i mercati, un rapporto potenzialmente superiore alle previsioni quasi in grado di escludere ulteriori tagli oltre i 25 punti base quest'anno.
Dati ancora più forti dal mercato del lavoro, salari o PIL non sono un "garante" di inflazione più alta, poiché la preferenza dei consumatori riguardo all'allocazione del capitale potrebbe essere cambiata (a causa della ricostruzione dei risparmi familiari, ancora relativamente bassi dopo l'ondata di inflazione).
EURUSD (intervallo D1)
La coppia si è indebolita e ha rotto al di sotto del supporto chiave di lungo termine al livello della EMA200, vicino a 1.095. Tuttavia, l'RSI mostra un livello di ipervenduto record e, negli ultimi trimestri, l'Eurodollaro è sceso ripetutamente al di sotto della media esponenziale a 200 sedute, in risposta all'indecisione del mercato. Tuttavia, la formazione di un doppio massimo appare preoccupante per la coppia, specialmente nel contesto delle recenti pubblicazioni deboli provenienti dalla zona euro.
Fonte: xStation5
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