La principale borsa russa, MOEX, ha annunciato la sospensione delle negoziazioni di dollari ed euro a partire dal 13 giugno 2024. Questa decisione è il risultato delle ultime sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che mirano a limitare ulteriormente il flusso di denaro e beni a sostegno della Russia. invasione dell'Ucraina. Le sanzioni prendono di mira la Borsa di Mosca (MOEX) e il National Clearing Center (NCC), portando alla sospensione del commercio di valuta, metalli preziosi, azioni e derivati precedentemente regolati in valute come il dollaro e l’euro.
La sospensione delle negoziazioni in dollari ed euro, così come di altri asset denominati in queste valute su MOEX, significa che gli investitori non saranno in grado di acquistare o vendere queste valute e asset denominati in borsa. Ciò probabilmente aumenterà la volatilità e ridurrà la liquidità nel mercato russo. Potrebbe anche ostacolare in modo significativo le aziende e gli individui russi nel condurre affari internazionali. Vale la pena ricordare che, nonostante le numerose sanzioni, le materie prime russe come petrolio, gas, alluminio e palladio trovano ancora la loro strada verso i mercati occidentali, anche se alcune con limitazioni significative.
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileLa Banca Centrale Russa, che ha aumentato le sue riserve auree per diversificare i dollari e gli euro “tossici” come definiti dalle autorità russe, continuerà a determinare i tassi di cambio del rublo rispetto al dollaro e all’euro sulla base delle banche e dell’eccesso di liquidità. dati del contatore. D’altro canto, il dollaro e l’euro sono valute ampiamente utilizzate per i regolamenti internazionali, e altre controparti potrebbero non voler necessariamente accettare rubli per i regolamenti. Attualmente, la Cina è il principale partner della Russia e oltre la metà degli accordi valutari vengono effettuati utilizzando lo yuan. Tuttavia, limitare l’accesso al mercato del dollaro o dell’euro può anche aumentare i costi per gli accordi in yuan con controparti estere.
Nel complesso, le ultime sanzioni statunitensi e la risposta della Russia avranno probabilmente un impatto negativo sull’economia e sui mercati finanziari russi. Tuttavia, la portata dell’impatto rimane incerta e dipenderà da vari fattori, tra cui l’andamento della guerra in Ucraina e ulteriori azioni da parte degli Stati Uniti e di altri paesi. Come sottolineano i rappresentanti delle banche e delle imprese russe, il problema non è solo l’accesso alle valute, ma anche la mancanza di trasparenza riguardo ai tassi di cambio e ai flussi. Tuttavia, la banca centrale si sta preparando da tempo a tali sanzioni e continuerà a fornire tassi di cambio basati sui dati bancari e sul mercato OTC.
La Russia rimane un attore significativo sulla scena internazionale, principalmente attraverso il commercio di materie prime. Tuttavia, questo commercio si concentra principalmente sugli scambi con due paesi: Cina e India. Nel 2023, secondo i dati del FMI, la Russia era l’undicesima economia più grande del mondo, rappresentando circa il 3,2% del PIL globale. Anche se stiamo assistendo ad un leggero rimbalzo dei prezzi del petrolio, del gas in Europa e dell’alluminio, ciò potrebbe essere legato principalmente alla debolezza del dollaro USA piuttosto che alle preoccupazioni sulla disponibilità di materie prime russe.
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