Mercati Europa Estremi
Un segnale preoccupante arriva ieri dal mercato del lavoro Usa con il report Challenger che segna il record di tagli di posti di lavoro dalla pandemia, togliendo il periodo pandemico il dato é ai livelli della crisi del 2008 e della bolla delle dotcom. Ieri l'uscita dell'aggiornamento del GdpNow della Fed di Atlanta che segna un altro dato negativo per il Pil Usa che si attesta momentaneamente al -2,4% confermando la negativitá vista negli ultimi due dati. Il mercato obbligazionario europeo é in totale panico ma la situazione potrebbe rientrare viste le premesse teoriche che nel lungo termine non lasciano spazio ad interpretazioni fantasiose. I mercati europei risultano estremi su tutti i comparti, la situazione é meritevole di attenzione e dovrebbe far riflettere sull'andamento complessivo del mercato di rischio globale.RECESSIONE ANNUNCIATA DAL DATO DEL REPORT CHALLENGER?
Il report Challenger segna ieri un record di tagli di posti di lavoro, un dato preoccupante considerando la serie storica. Circa 172.000 tagli di posti di lavoro, un numero che non si vedeva dalla pandemia e che di fatto potrebbe segnare l'inizio di una vera e propria recessione in Usa se combiniamo il dato con i recenti PMI e il Gdp Now della Fed di Atlanta che segna per l'appunto un Pil assolutamente negativo. La linea di demarcazione che segna livelli preoccupanti é quella dei 78k mentre il livello che conferma un mercato del lavoro in periodo di recessione é quella relativa ai 118k, ieri il dato si attesta per l'appunto a 172k, un vero e proprio shock per questo dato che risulta ora assolutamente negativo. Questi livelli, come possiamo notare dal grafico della serie storica dei tagli di posti di lavoro, sono stati violati tra fine 2000 e 2003, successivamente tra il 2008 e il 2009, poi nel 2020, tutti periodo storici in cui abbiamo assistito a recessioni e veri e propri crolli di mercato strutturali che di fatto hanno segnato la storia dei mercati. Questo é un segnale da non sottovalutare vista l'attuale situazione del mercato del lavoro Usa.

MERCATI EUROPEI ESTREMI. OCCASIONE SULLE OBBLIGAZIONI?
I mercati europei, a differenza degli Usa, risultano estremi su ogni comparto. Il Dax ad esempio sovraperforma i mercati Usa con una performance a doppia cifra, l'EurUsd guadagna un 4% in 4 giornate di trading mentre le obbligazioni europee vengono scaricate violentemente e raggiungono i massimi di rendimento degli ultimi anni. Questa condizione trova una spiegazione nel fatto che EurUsd si é apprezzato in modo molto forte e questo ha portato ad un apprezzamento di tutto il sistema finanziario europeo nel suo complesso. Essendo le obbligazioni incorporate nel calcolo dell'aggregato monetario M2, quindi liquiditá, hanno controbilanciato questo effetto molto positivo di EurUsd creando una situazione di shock sul mercato obbligazionario. Questa situazione potrebbe quindi rientrare visti i presupposti teorici secondo cui i rendimenti delle obbligazioni sono nettamente superiori all'inflazione, inoltre la politica "meno restrittiva" della Bce potrebbe continuare e portare i rendimenti obbligazionari a calare nel lungo periodo.
BCE TAGLIA. NULLA DI NUOVO
La Bce taglia i tassi e la reazione del mercato é stata quella di ignorare questa decisione oramai scontata dalle aspettative da diverso tempo. Unico aggiornamento della situazione attuale é quello relativo al fatto che la nuova incertezza dovuta alle politiche di Trump in merito ai dazi commerciali, porta la Bce ad essere ancor piú data-dependent nel suo approccio, pertanto non abbiamo alcuna novitá dal punto di vista dell'outlook economico, che rimane sostanzialmente invariato, cosí come sulle stime di inflazione future. La Bce vede un' economia europea che potrá raggiungere agevolmente il target del 2%.
OGGI DISOCCUPAZIONE USA E NFP
Viste le premesse relative al mercato del lavoro, il prossimo dato sul tasso di disoccupazione potrebbe non essere buono anche se le stime vedono un dato stabile al 4%. Facciamo attenzione ai Nonfarm Payrolls, questi ultimi previsti in rialzo rispetto al dato precedente, in sostanza dei dati che di fatto risulterebbero buoni. Non sono buone peró le premesse che vediamo appunto dagli ultimi dati come ad esempio l'ADP che é uscito ben al di sotto delle stime, il nuovo record dei tagli rilevati da Challenger, le stime del Pil della Fed di Atlanta con il Gdp Now a -2,4%. Se non sará oggi, il dato sulla disoccupazione é destinato a salire e anche in modo molto forte, soprattutto se questi dati che abbiamo visto di recente saranno confermati nel corso della prossime settimane. Le stime del FedWatch Tool vedono tassi fermi per la prossima riunione del 19 marzo, nel frattempo le stime di inflazione Usa misurate da Truflation vedono un crollo totale dei prezzi con un'inflazione Usa a 1,4%, ben al di sotto dei livelli attuali.
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