EUROPA DEBOLE IN ATTESA DEGLI USA
Forte il ribasso del Dax che si riporta sui minimi della scorsa settimana, una situazione tecnica che porta l'attenzione a quanto potrebbe succedere in Usa circa i dati sull'occupazione. La settimana dei dati del lavoro si apre oggi con i Jolts Job Openings e Quits, ossia le posizioni di lavoro aperte e le cessazioni di rapporti lavorativi, uno dei tanti indicatori dello stato di salute del mercato del lavoro Usa. Il grosso arriva domani dove avremo gli ADP e i dati che solitamente escono di giovedí, ossia il report Challenger e le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione, dati che escono domani per via della festivitá Usa del 4 luglio che costringe la chiusura dei mercati americani. Gli ultimi dati, delle vere e proprie sentenze per quanto riguarda il mercato del lavoro, arriveranno venerdí in occasione dell'uscita del tasso di disoccupazione Usa e dei Nonfarm Payrolls, dati che effettivamente ci diranno se l'economia Usa e in buona salute, oppure potrebbero confermare il deterioramento dell'economia Usa che al momento premia in borsa i titoli ad altissima capitalizzazione. Si attende l'apertura del cash Usa.
OBBLIGAZIONI GIAPPONESI, NUOVO MASSIMO DEI RENDIMENTI
Ribadiamo l'estrema attenzione da dedicare all'andamento dello yen, oramai da diversi giorni soprattutto dopo la rottura dei 159 al rialzo. Stamani abbiamo parlato della dinamica molto simile a livello tecnico rispetto a quanto visto nel 21 ottobre 2022, data del secondo intervento sul mercato da parte della BoJ (il secondo dei 4 dal 2022 ad oggi) dove dopo molti giorni consecutivi di trend al rialzo molto tirato, si é presentata una dinamica di "esplosione" del prezzo per poi vedere un ribasso piú che consistente con l'intervento della BoJ, facilmente riconoscibile sui grafici grazie alle 5 figure giornaliere di escursione. Al momento anche l'obbligazionario soffre e vede proprio nella sessione europea il raggiungimento del nuovo massimo di rendimento a 1,109%, ennesimo indizio che fa presagire un intervento Boj dovuto principalmente alle dichiarazioni della stessa in occasione del meeting di politica monetaria del 19 marzo dove si esplicitava la necessitá di intervenire qualora i rendimenti del decennale avessero superato con forza la soglia del 1%.
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