Lo yen giapponese è oggi una delle valute del G10 con le migliori performance. Lo JPY è sceso dopo la pubblicazione del rapporto sull'inflazione giapponese CPI per gennaio. I dati hanno mostrato un rallentamento dell'inflazione core CPI dal 2,3% al 2,0% su base annua, mentre gli economisti si aspettavano un rallentamento all'1,8% su base annua. L'inflazione complessiva CPI è scesa dal 2,6% al 2,2% su base annua (previsto 1,9% su base annua). Una decelerazione della crescita dei prezzi inferiore alle attese può essere vista come uno sviluppo "restrittivo" e mantiene vive le speranze del mercato che la Banca del Giappone concluda i tassi negativi. Attualmente, il mercato monetario valuta una probabilità dell’80% circa che la BoJ alzi i tassi fuori dal territorio negativo durante la riunione di aprile.
Dando un'occhiata al grafico USDJPY H1, possiamo vedere che recentemente la coppia è stata scambiata lateralmente nell'intervallo 149,85-150,75. Oggi la coppia è scesa sotto la media mobile a 200 ore (linea viola). Un punto da notare è che questa media mobile ha agito recentemente come una sorta di linea di tendenza mobile e al rialzo, quindi se venisse superata potrebbe suggerire che si profila un calo maggiore. Un livello di supporto a breve termine da tenere d'occhio può essere trovato nelle aree 149,85 e 149,60. La coppia subire un'ulteriore volatilità questo pomeriggio quando il rapporto sugli ordini di beni durevoli statunitensi per gennaio e l'indice del Conference Board per febbraio verranno pubblicati rispettivamente alle 14:30 e alle 16:00.
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Fonte: xStation5
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