La lettura dell'inflazione statunitense per gennaio 2022, pubblicata ieri, ha generato onde d'urto sui mercati finanziari. Un'altra accelerazione della crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha riacceso i timori che la Federal Reserve possa essere più aggressiva quando si tratta di cambiamento delle politiche. Goldman Sachs prevede 7 rialzi dei tassi nel 2022, mentre Bullard della Fed ha affermato che potrebbe essere necessario un aumento di 100 punti base entro luglio. Un forte aumento degli oneri finanziari, che metterà sotto pressione le società con una quota maggiore di debito, si riflette nel prezzo dei credit default swap. I CDS sono strumenti che consentono agli investitori di assicurarsi contro il rischio di insolvenza dell'attività sottostante. Il prezzo dei CDS per le principali società statunitensi è salito a 65 pb, il livello più alto da novembre 2020.
Mentre le aspettative di un più rapido cambiamento sono negative per le azioni, il dollaro USA beneficia delle prospettive di tassi più elevati. L'USD ha guadagnato ieri contro altre valute principali e rimane forte oggi. Dando un'occhiata al grafico USDJPY, possiamo vedere che la coppia ha testato ieri i recenti massimi post-pandemia ma non è riuscita a superarli. Tuttavia, la coppia continua ad aggirarsi vicino alla zona di resistenza sopra la soglia di 116,00. Superare questa zona significherebbe raggiungere il livello più alto dall'inizio del 2016 e del 2017. D'altra parte, se la coppia dovesse ritirarsi, il primo supporto a breve termine da tenere d'occhio può essere trovato sulla trendline al rialzo.
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Fonte: xStation5
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