Il prezzo del petrolio aumenta a causa di una combinazione di fattori che incidono sia sulla domanda che sull’offerta. La crescita economica positiva degli Stati Uniti e le misure di stimolo cinesi hanno rafforzato le aspettative della domanda. Dal lato dell’offerta, le tensioni in Medio Oriente, in particolare l’attacco ad una petroliera nel Golfo di Aden e le preoccupazioni per le interruzioni nella fornitura di petrolio, hanno aggiunto sostegno ai prezzi del petrolio. Inoltre, un calo significativo delle scorte di greggio statunitense suggerisce un’offerta più ristretta, che spingerà ulteriormente al rialzo i prezzi. Ciò è complicato anche dall’aumento del rischio geopolitico, in seguito all’attacco di droni da parte di militanti sostenuti dall’Iran in Giordania, che ha ucciso tre soldati statunitensi, e all’attacco di una cisterna di carburante nel Mar Rosso.
- Tensioni in Medio Oriente, in particolare l’operazione militare Houthi contro una petroliera nel Golfo di Aden.
- Tre soldati americani sono stati uccisi e più di 34 sono rimasti feriti in un attacco di droni contro una base militare americana al confine tra Giordania e Siria. Biden ha affermato che l'attacco è stato organizzato da "gruppi militanti radicali sostenuti dall'Iran" e sono previste azioni di ritorsione.
- Aumento delle piattaforme petrolifere statunitensi riportato da Baker Hughes, che indica potenziali cambiamenti nei livelli di produzione di petrolio.
Osservando i prezzi del petrolio (OIL.WTI), osserviamo un rimbalzo dei prezzi dopo la formazione di un doppio minimo intorno ai 67,40 dollari al barile. Dopo il breakout, il prezzo ha superato un'altra resistenza al livello di 75$, che attualmente è la zona di supporto più vicina. Dal basso, il petrolio è ancora supportato dalla media di 200 SMA. Il range o resistenza più vicino all’attuale movimento al rialzo è la zona degli 80-82 dollari al barile.
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Fonte: xStation 5
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