Il mercato del petrolio è stato piuttosto calmo questa settimana. I prezzi del greggio sono scesi all'inizio della settimana, poiché Israele ha rinunciato all'invasione di terra della Striscia di Gaza e non c'è stata un'escalation e una ricaduta della guerra tra Israele e Hamas in altri Paesi della regione.
Tuttavia, con l'avvicinarsi del fine settimana e l'assenza dei mercati, sembra che ci sia un certo posizionamento per una possibile escalation e per un balzo dei prezzi del petrolio nella giornata di lunedì, quando i media hanno diffuso notizie preoccupanti. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver colpito due depositi di armi e munizioni utilizzati da gruppi sostenuti dall'Iran in Siria come rappresaglia per i recenti attacchi alle truppe statunitensi in Medio Oriente. Inoltre, è stato riferito che un missile ha colpito una struttura medica nella città egiziana di Taba, vicino al confine tra Egitto e Israele. Alcuni media hanno subito affermato che si trattava di un missile israeliano, mentre altri hanno sottolineato che il vicino porto israeliano di Eilat è stato preso di mira da missili di Hamas mercoledì scorso. Tuttavia, nessuna parte ha ufficialmente rivendicato la responsabilità dell'attacco in Egitto.
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La situazione rimane tesa e il rischio di errori di calcolo e di un conflitto che si diffonda in tutta la regione rimane reale, e la ripresa odierna dei prezzi del petrolio sembra riflettere questo rischio. Osservando il grafico del Brent (OIL) nell'intervallo H4, possiamo notare che oggi il prezzo è riuscito a risalire sopra la zona di 88 dollari. Una forte zona di resistenza si trova nell'area di 90-91 dollari, contrassegnata dalle medie mobili a 50 e 200 periodi e dalle precedenti reazioni dei prezzi.
Fonte: xStation5
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