La Banca Centrale Europea si sta avvicinando all'allentamento della politica monetaria e al primo taglio dei tassi, che è praticamente una conclusione scontata già dal mese prossimo. La coppia EUR/USD si trova ad affrontare pressioni di vendita, che l'hanno spinta due volte a maggio, da prossimità di 1,089, arrestando il rally verso la resistenza psicologica, al livello di 1,10. Allo stesso tempo, i dati macro dell’Eurozona hanno mostrato una performance solida negli ultimi tempi, ma gli investitori non stanno reagendo con acquisti euforici dell’euro.
- Questo miglioramento è particolarmente evidente in Germania, dove abbiamo assistito a un dato Ifo più forte e a indici PMI più alti, e oggi anche a un dato sulla fiducia dei consumatori Gfk superiore alle previsioni, che indicava -20,9 contro -24,2 in precedenza e -22,5 secondo le previsioni. Tuttavia, l’Europa non è isolata nei dati migliori del previsto, e l’ultima serie di pubblicazioni – il sentiment o gli indici PMI degli Stati Uniti – mostra che anche la più grande economia del mondo sta ancora andando bene. I rendimenti obbligazionari europei potrebbero presto affrontare un calo a cascata, in un momento in cui ieri i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono saliti sopra il 4,5%.
- Il mercato vivrà presto una situazione in cui il divario tra i tassi di interesse europei e statunitensi si allargherà, attraverso un cambiamento nella politica della BCE. Allo stesso tempo, il Kashkari della Fed ha segnalato ieri che la Fed non può escludere nemmeno un rialzo dei tassi, e che non si dovrebbe parlare di un allentamento finché i dati sull'inflazione non saranno davvero incoraggianti. Di conseguenza, il miglioramento dei dati macro del Vecchio Continente non rafforza significativamente l’euro e non spinge necessariamente la coppia sopra 1,10, fintanto che anche i dati statunitensi rimangono solidi e l’atteggiamento della Fed è chiaramente più aggressivo rispetto alla BCE. .
- Inoltre, l'allentamento della politica monetaria della BCE, sebbene possa aumentare le possibilità di un “atterraggio morbido” in Europa, potrebbe imporre una certa pressione accomodante sull'euro. Certo, i rappresentanti della BCE suggeriscono un massimo di “solo” due tagli quest'anno, ma dopo il primo “taglio” il mercato potrebbe lanciare scommesse “pivot” contro l'EUR. Oggi, l'EURUSD potrebbe reagire in modo volatile intorno alle 00:00 GMT, quando conosceremo l'inflazione CPI preliminare dalla Germania per maggio. Sempre intorno alle 18:00 GMT, la principale coppia valutaria mondiale potrebbe registrare un picco di volatilità, in vista della pubblicazione del Beige Book della Fed.
Grafico EURUSD (intervallo M30)
L’area intorno a 1,09 ha innescato due volte una forte pressione dal lato dell’offerta sull’EURUSD, e un calo sotto 1,08, dove vediamo il ritracciamento di Fibonacci di 38,2 dell’onda al rialzo dall’inizio di maggio, potrebbe rendere probabile una significativa inversione dello slancio al rialzo. D’altro canto, un rialzo sopra 1,09 potrebbe incoraggiare i rialzisti ad attaccare intorno a 1,10, il che potrebbe essere aiutato da un miglioramento del sentiment sui mercati azionari e da un generale aumento della propensione al rischio.
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