Male anche in Europa
Cala la fiducia dei consumatori in Italia che si porta da 98,8 a 95, cosí come cala la fiducia delle imprese che si porta da 86,9 a 86, il dato era previsto in positivo a 87,5.Buone le vendite del settore industriale che si portano in positivo da un pessimo -7,2% a +1,7%, il dato era previsto in leggero miglioramento a -6,3%
La fiducia dei consumatori in Europa cala secondo le attese e si porta da -13,6 a -14,5. Per l'Europa vanno male anche gli indicatori di sentiment: cala la fiducia nell'economia e si porta da 96,3 a 95,2, cala il sentiment sul settore dei servizi che si porta da 5,1 a 2,4 mentre migliora leggermente il sentiment del settore industriale che si porta da -11 a -10,6, unico dato in miglioramento ma allo stesso tempo unico dato in territorio giá negativo.
IL COMMENTO DELL'ANALISTA
Stamani l'Europa ha visto un insieme di dati non buoni, in primis l'inflazione in Francia che era prevista salire all'1% ed esce a 0,8% confermando il dato precedente. Cala l'inflazione in Spagna che si porta dal 3% al 2,3%, un calo molto importante ma che vede ancora l'inflazione al di sopra dei livelli target. Interessante é l'aumento della disoccupazione in Germania che passa dal 6,2% al 6,3%, un aumento sensibile ma che di fatto porta i livelli di disoccupazione sui livelli massimi dalla pandemia. Gli indici di sentiment non sono buoni per l' Europa, dati che confermano l'attuale politica monetaria della Bce che porta i tassi al ribasso in anticipo rispetto a quanto vediamo ad esempio in Uk e in Usa. Possiamo dire che l'attuale politica della Bce risponde ai dati attuali e di fatto la Lagarde risulta essere la piú aggressiva tra i banchieri centrali in merito al contenimento dei rischi nella sua area economica.
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