Gli indici europei hanno recuperato le perdite di inizio mese e stanno raggiungendo nuovi massimi 🔔
I mercati europei stanno vivendo una forte prima metà della settimana, guadagnando slancio grazie all'allentarsi delle preoccupazioni degli investitori riguardo alle prime decisioni economiche dell'amministrazione Trump.
Sebbene il nuovo presidente degli Stati Uniti sottolinei che anche l'UE sarà soggetta a dazi, le decisioni vincolanti finora riguardano solo una revisione della politica commerciale.
Questa situazione sostiene gli indici europei, che continuano a crescere questa settimana, guidati dal DAX tedesco. L'indice STOXX Europe 600, da solo, è aumentato del 2,7% questa settimana, raggiungendo un nuovo massimo storico (ATH). Dall'inizio del 2025, il valore dell'indice è già aumentato del 4,2%.
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileRischi potenziali per i mercati europei
È importante notare che tali movimenti espongono i mercati europei a rischi potenziali nel caso in cui si concretizzi uno scenario di dazi elevati. Secondo le stime di Bloomberg, dato l'attuale struttura del commercio UE-USA, un dazio del 10% potrebbe comportare una riduzione delle esportazioni del 30%, mentre un dazio del 25% potrebbe causare un calo delle esportazioni fino al 70%. Questo impatterebbe il PIL dell'UE tra lo 0,7% e l'1,5%.
La Germania come economia più vulnerabile
L'economia tedesca sarebbe la più colpita dall'introduzione dei dazi, con gli effetti più significativi che si farebbero sentire verso la fine dell'anno. Tuttavia, nei trimestri successivi, l'effetto dei dazi potrebbe essere mitigato sostituendo i prodotti importati dagli Stati Uniti e consentendo all'UE di rispondere con propri dazi.
Crescita del mercato tedesco
Questa prospettiva attualmente sostiene la crescita visibile del mercato tedesco, che beneficia della riduzione della probabilità di dazi rispetto al posizionamento dei mercati prima dell'inaugurazione presidenziale.
Impatto di un dazio del 25% sul PIL per Paese. Fonte: Bloomberg Finance L.P.
Situazione sull'indice DAX
Oggi il DAX registra un incremento dello 0,82%, raggiungendo i 21.400 punti e segnando nuovi massimi storici. Dall'inizio dell'anno, il DAX ha guadagnato complessivamente il 6,44%, superando la soglia dei 20.000 punti. Negli ultimi 12 mesi, l'indice ha registrato incrementi simili o superiori in 16 occasioni. Il giorno successivo a tali aumenti, l'indice è salito in 10 casi con una media dello 0,54% e sceso in 6 occasioni con una media dello 0,83%.
Titoli principali e peggiori della giornata
Tra i principali titoli in rialzo oggi figurano Adidas (ADS.DE) e Siemens Energy (ENR.DE), con aumenti rispettivamente del 6,55% e 7,70%. Al contrario, le performance peggiori nel DE40 sono di Bayer (BAYN.DE) e Zalando (ZAL.DE), che perdono rispettivamente il 2,50% e l'1,90%. Complessivamente, 24 aziende contribuiscono ai guadagni odierni, mentre le restanti 16 registrano leggere perdite.
Valutazioni fondamentali del DAX
Dal punto di vista fondamentale, le valutazioni delle aziende tedesche rimangono significativamente inferiori rispetto a quelle delle società statunitensi incluse nell'indice S&P 500, sebbene non si trovino a livelli particolarmente bassi. Il DAX è negoziato con un rapporto prezzo/utili (PE) di 17,8 e 16,1 considerando gli utili stimati per il prossimo anno. Per confronto, le società statunitensi dell'S&P 500 attualmente scambiano con un rapporto PE intorno a 28-29. Il rendimento da dividendi per il DAX si attesta al 2,63% negli ultimi 12 mesi.
Fonte: xStation 5
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