Pomeriggio movimentato all'apertura del cash Usa con gli indici americani che si riprendono dai minimi visti ieri e nella mattinata odierna, il tutto prima dell'appuntamento della Federal Reserve previsto nella serata di domani, il vero market mover della settimana insieme al rialzo storico dei tassi da parte della Bank of Japan visto nella nottata di oggi.
A proposito del rialzo dei tassi, prosegue la corsa al rialzo di UsdJpy, dato per ribassista da gran parte degli operatori che vedevano nel rialzo dei tassi un'ottima speranza per lo yen di apprezzarsi, ma il differenziale tassi ancora elevato con il dollaro ha spinto il mercato valutario a ulteriori acquisti di UsdJpy dopo le parole di Ueda nella pre-apertura cash europea. Il cambio nella nottata é partito dai 149 per poi attestarsi in mattinata a ridosso dei 150,40 e solamente nella sessione cash Usa ha visto ulteriori accelerazioni che lo hanno portato a lambire area 151. Ancora forte la spinta rialzista almeno per il momento, ma l'evento Fed previsto per domani potrebbe ancora mettere in discussione l'attuale forza di breve del cambio in questione.
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Sempre sul Forex, nel pomeriggio vengono ricomprati anche EurUsd e GbpUsd, in netta controtendenza in termini di correlazione con UsdJpy, un movimento alquanto anomalo se consideriamo che una salita di UsdJpy dovrebbe corrispondere a ribassi sulle majors europee. Al momento situazione in assestamento prima della Fed.
Interessante il movimento di oggi pomeriggio sugli americani con Nasdaq e S&P500 che hanno provato inizialmente una discesa per poi ricomprare i minimi. Piú forte il movimento di Dow Jones che si riporta a ridosso dei massimi visti qualche giorno fa. Ribadiamo che i movimenti che vediamo sono preparatori a quello che potremmo vedere domani sera con la Federal Reserve.
Dax e Ftse Mib registrano nuovi massimi annuali, soprattutto sorprende la forza del Ftse Mib che sale violentemente oltre i suo massimi giornalieri esasperando una dinamica rialzista che al momentoi vede la coincidenza di ben 5 mensilitá consecutive al rialzo combinata con la settimana numero 8 consecutiva al rialzo. Anche in questo caso, seppur considerando i mercati europei, la Fed potrebbe essere determinante in termini di direzionalitá.
Il massimo invito alla prudenza arriva dal Vix, indice di volatilitá di S&P500 che si trova sui minimi settimanali e che registra un record di ben 49 mesi consecutivi in cui non riesce a ritornare al livello 48, un record imbattuto dal 2007.
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