Si attendono i dati di venerdí
Dati di oggi non eccezionali per l'economia Usa che vede degli Adp al di sotto delle aspettative mentre le richieste continue di sussidi di disoccupazione aumentano seppur meno delle aspettative. Mercati che rimangono sostanzialmente nei range che abbiamo visto nella giornata di ieri senza particolari spunti direzionali a parte un accenno di volatilitá ad inizio di seduta cash americana. Proseguono i trend attuali su tutti gli asset con particolare enfasi sul mercato obbligazionario che di fatto prosegue i trend al rialzo sui rendimenti dei titoli di Stato.DATI DELUDENTI IN ATTESA DELLA DISOCCUPAZIONE
Adp in calo rispetto alle stime e rispetto al dato precedente, 122k contro i 140k delle stime e i 146k del dato di partenza, meno posti di lavoro ma il dato rimane comunque positivo. Rimangono nella forchetta alta dello scorso anno le richieste continue di sussidi di disoccupazione che si attestano a 1867k, molto vicino ai 1870k che hanno segnato i massimi di luglio e che corrispondevano ad un tasso di disoccupazione al 4,3%, dato quest'ultimo previsto stabile al 4,2% complice un probabile aumento dei lavori part time e stagionali per il mese di dicembre. Si attendono i dati di venerdí che oltre al tasso di disoccupazione headline, vedrá l'uscita del tasso di disoccupazione U6 che esclude le componenti piú volatili del mercato del lavoro, quest'ultimo infatti previsto in rialzo dal 7,8% al 7,9%. Attenzione anche ai Nonfarm Payrolls e alle sue revisioni che di fatto risultano frequenti nel corso degli ultimi due anni. Interessante sará anche il dato del tasso di disoccupazione in Canada che presenta di fatto una dinamica macroeconomica da manuale per quanto riguarda le correlazioni tra disoccupazione, inflazione e tassi, infatti il tasso di disoccupazione é previsto in aumento al 6,9%, dato che si attestava al 5% nel corso del 2023.
MERCATI FERMI. OBBLIGAZIONI IN TENSIONE
Mercati azionari sostanzialmente fermi nei loro trend rialzisti di breve in attesa di venerdí in quanto domani avremo la chiusura dei mercati americani e una consegunete minor partecipazione ai movimenti di mercato. Attenzione al mercato obbligazionario che risulta essere particolarmente in tensione per via delle vendite che vediamo sulle scadenze piú lunghe, in particolar modo sul Gilt britannico e sul decennale Usa che risultano essere i titoli a 10 anni che rendono di piú in assoluto sui mercato obbligazionari dei titoli di Stato. Occhio al Giappone che vede dei rendimenti sul decennale che hanno di gran lunga superato 1,18% e che risultano particolarmente venduti soprattutto in relazione alla politica della BoJ che in teoria prevede un intervento mirato sull'obbligazionario qualora i titoli avessero toccato e superato 1% di rendimento. Al momento BoJ non pervenuta.
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