Questa settimana i mercati delle materie prime, in particolare quelli dei metalli preziosi e del petrolio, sono agitati dalla situazione instabile in Medio Oriente. La pericolosa escalation del conflitto tra Israele e Iran sta provocando un notevole aumento dei prezzi del petrolio, soprattutto oggi, poco prima del fine settimana. Se dovesse verificarsi il "previsto" attacco missilistico iraniano contro le istituzioni governative israeliane, vi è un'alta probabilità che si verifichi un significativo divario nei prezzi del petrolio all'inizio della prossima settimana. Perché?
L’Iran attualmente produce circa 3 milioni di barili al giorno (ufficialmente). Nel frattempo, le esportazioni ufficiali ammontano a circa 1,5 milioni di barili al giorno, destinate principalmente ai paesi asiatici. La produzione e le esportazioni hanno raggiunto livelli che non si vedevano dal 2018/2019. Se l’Iran dovesse decidere di attaccare Israele, gli Stati Uniti potrebbero poi decidere sanzioni ancora più forti e cercare di costringere gli altri paesi a rispettare quelle attuali (anche se questo potrebbe essere difficile, dato che gran parte delle esportazioni sono dirette alla Cina). . Tuttavia, vale la pena notare che le esportazioni ufficiali nel periodo 2020-2022 sono scese quasi a zero!
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileLa minaccia di un altro calo dell’offerta disponibile di 1,5 milioni di barili al giorno (e in realtà di più, considerando la produzione doppia) potrebbe innescare una reazione simile a quella a cavallo tra marzo e aprile dello scorso anno. Dopo la decisione di limitare la produzione da parte dell'OPEC+, si è verificato un improvviso aumento del prezzo del petrolio di circa 5 dollari al barile (circa il 7%). Ciò significherebbe un aumento del WTI a circa 93/94 dollari al barile dopo il fine settimana. Un conflitto su vasta scala porterebbe sicuramente ad aumenti ancora maggiori, superiori a 100 dollari al barile, dato che la regione del Medio Oriente rappresenta quasi 1/3 dell’offerta nel mercato petrolifero globale.
Secondo i dati ufficiali, l’Iran attualmente esporta circa 1,5 milioni di barili al giorno. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB.
Il WTI sta testando i livelli di 87-88 dollari al barile alla fine del fine settimana. I recenti aumenti del prezzo del petrolio e dell'oro sono proprio il risultato della preoccupazione per la situazione in Medio Oriente. D'altro canto, l'assenza di un'escalation nel corso della settimana potrebbe comportare un calo dei prezzi a 85 dollari al barile, come è avvenuto all'inizio di questa settimana. Fonte: xStation5
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